Negli anni Quaranta, per ritornare ai fasti di un tempo, Attilio (Luca Magri), un affascinante attore caduto in disgrazia, organizza insieme a un gruppo di altri tre disperati una rapina ai danni di un ufficio postale. Dopo il colpo, con l'obiettivo di sfuggire all'arresto e non rinunciare ai loro sogni, cercano rifugio tra gli impervi boschi ma si ritrovano imprigionati in un incubo senza fine, durante il quale riscoprono il loro istinto di sopravvivenza.
Note
Campanini relega all’incipit il registro gangster del suo esordio Il solitario, virando al thriller rurale nelle colline parmensi. La fotografia d’interni, digitalmente piatta, tradisce lo spirito artigianale di un’operazione che valorizza le tematiche gotico padane (anche) per sopperire alla mancanza di mezzi. La presenza, in veste di regista special guest, di Francesco Barilli facilita in tal senso le cose. Il risultato è un crescendo di sadismo e perversione che disturba e per questo inquieta.
Ottimo film fuori dal solito panorama indipendente con quattro disperati in cerca di riscatto nell'immediato dopoguerra. I protagonisti sono convincenti e ben diretti in contesto scenografico spettacolare. Qualche piccolo difetto in alcuni dialoghi e nelle musiche.
Drag me to "Hills"...che sembrano avere gli occhi. Horror di buona finitura e molto ricercato. Buona direzione ma lento nella parte centrale con frasi da rivedere. Barilli trasuda odio e non esita a metterlo in chiaro. La componente femminile, all'altezza della situazione, viene presentata troppo tardi per questo tipo di storia. Buono nel complesso
Chi desidera la libertà? I protagonisti di questo horror hanno il peso enorme degli errori del passato come spettro che aleggia sopra di loro e bracca le loro vite. Vogliono redimersi? Forse. Ma soprattutto cercano la libertà più di ogni altra cosa al mondo e sono disposti a tutto!
Un film che ti immerge subito nella storia: gli eroi non esistono più, ci sono i derelitti, gli scarti della società in cerca di riscatto.
La voglia di rifarsi è grande, ma il destino ha dei piani diversi. I personaggi legano per scacciare gli incubi del passato e trasformare tutta la loro sofferenza nel sogno di libertà che stanno inseguendo.
Nell'immediato dopoguerra, Attilio, attore caduto in disgrazia per aver lavorato a braccetto col regime fascista , assieme ad altri tre spiantati e disperati come lui, fa una rapina in un ufficio postale. Dovrebbe essere un colpo facile e pulito ma in realtà si trasforma in un bagno di sangue: muore una guardia giurata e rimane ferito anche uno dei componenti della banda, un ex circense. Che… leggi tutto
«La casa nel vento dei morti» è un film appena sufficiente, nonostante il buon soggetto, non riesce ad arrivare ad un buon risultato finale principalmente per l'uso di attori modesti, che non riescono a rendere il film né convincente né caratteristico, ma solo mediocre. 1947, subito dopo la guerra, una banda di 4 balordi rapina un ufficio postale, ottenendo un ottimo bottino. Un bandito… leggi tutto
Un film a me completamente sconosciuto,poi dopo una partenza senza grandi novita',il solito colpo in banca e la rispettiva fuga,ma attenzione quando arrivano casualmente in un cascinale gestito da sole femmine vira decisamente verso il dramma con punte horror di violenza inaudita.Non spiego il finale....piuttosto consiglio di vederlo...attori perlopiu' sconosciuti e questo e' un merito che va ad… leggi tutto
Il cinema horror italiano, considerato un po' ovunque avviato da Riccardo Freda (ma con enorme contributo di Mario Bava) quando realizza I vampiri (1957), contempla i suoi migliori esemplari nel filone "gotico"…
Molto bella l'idea di costruire un horror negli anni '40 con personaggi così diversi e un po' fuori dalle righe che sono costretti ad unirsi per fare un colpo e cambiare la loro vita da disperati. La prima parte del film scorre bene, poi ha un rallentamento nella parte centrale e probabilmente qui il fatto di essere un low budget si fa sentire di più. Ha delle ottime atmosfere che…
ad un primo impatto sembra una produzione di Maccio Capatonda per "Mai dire gol...", poi più si va avanti e si capisce che forse lui avrebbe potutto fare di meglio.
Attori impostati che recitano come in "Un posto al sole", mezzi veramente insufficienti per far si che si possa parlare di film....
e peccato perchè l'idea di base non era male!!!
Un film a me completamente sconosciuto,poi dopo una partenza senza grandi novita',il solito colpo in banca e la rispettiva fuga,ma attenzione quando arrivano casualmente in un cascinale gestito da sole femmine vira decisamente verso il dramma con punte horror di violenza inaudita.Non spiego il finale....piuttosto consiglio di vederlo...attori perlopiu' sconosciuti e questo e' un merito che va ad…
O.k, ormai l'avrete capito (o almeno l'avranno capito quei 4,5 che son così buoni da leggere le mie play). Io seguo poco il cinema mainstream, o comunque non amo parlarne. Non ha bisogno di niente, lo conoscono…
Buon film senza dubbio, ottima la fotografia, le luci e e le ambientazioni nelle campagne della provincia di Parma. L'unica pecca è la struttura del film scelta dal regista, che perde troppo tempo nella prima ora in cui essenzialmente succedono poche cose, per poi virare improvvisamente sull'horror negli ultimi 25 minuti. Se avessero trovato un compromesso e fatto metà e…
Horror ?!?! Italiano !!! Il Film inizia con una vigorosa scena di sesso per poi passare a ben 60' di nulla (tranne una lunga camminata dei 3 Personaggi tra boschi e campi) poi alla fine (ultimi 20' ca. c'e' qualcosa d'Horror ma ormai il sonno era da tempo calato nella notte ! voto.0.5. !!!
«La casa nel vento dei morti» è un film appena sufficiente, nonostante il buon soggetto, non riesce ad arrivare ad un buon risultato finale principalmente per l'uso di attori modesti, che non riescono a rendere il film né convincente né caratteristico, ma solo mediocre. 1947, subito dopo la guerra, una banda di 4 balordi rapina un ufficio postale, ottenendo un ottimo bottino. Un bandito…
Prodotto in fondo atipico nel panorama non proprio felice dell'horror italiano dell'ultimo periodo, che si discosta (anche se così non sembra all'inizio) da molti "orrori" da quattro soldi che escono spesso in estate in una manciata di multisale, prodotti con due soldi, girati alla bell'e meglio, focalizzati su qualche amena località di provincia (c'e' stato anche un recente scempio…
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Commenti (4) vedi tutti
Ottimo film fuori dal solito panorama indipendente con quattro disperati in cerca di riscatto nell'immediato dopoguerra. I protagonisti sono convincenti e ben diretti in contesto scenografico spettacolare. Qualche piccolo difetto in alcuni dialoghi e nelle musiche.
commento di FrancoMDrag me to "Hills"...che sembrano avere gli occhi. Horror di buona finitura e molto ricercato. Buona direzione ma lento nella parte centrale con frasi da rivedere. Barilli trasuda odio e non esita a metterlo in chiaro. La componente femminile, all'altezza della situazione, viene presentata troppo tardi per questo tipo di storia. Buono nel complesso
commento di BeverlyHellChi desidera la libertà? I protagonisti di questo horror hanno il peso enorme degli errori del passato come spettro che aleggia sopra di loro e bracca le loro vite. Vogliono redimersi? Forse. Ma soprattutto cercano la libertà più di ogni altra cosa al mondo e sono disposti a tutto!
commento di RealAlboretoUn film che ti immerge subito nella storia: gli eroi non esistono più, ci sono i derelitti, gli scarti della società in cerca di riscatto. La voglia di rifarsi è grande, ma il destino ha dei piani diversi. I personaggi legano per scacciare gli incubi del passato e trasformare tutta la loro sofferenza nel sogno di libertà che stanno inseguendo.
commento di MarkoPoli