Regia di Rupert Sanders vedi scheda film
Sulla scia di "Alice in wonderland" ecco un'altra fiaba, sempre in versione dark, che accentua con efficace suggestività i suoi ingredienti principali quali avventura, fantasia, antagonismo ed eroismo senza però riuscire a riempire del tutto il piatto. Infatti, nel guardarlo si ha gradualmente la sensazione che nonostante una bella confezione tra cast di lusso, ottima fotografia, splendide scenografie ed un'adeguata colonna sonora, manchi qualcosa. Perciò, a conti fatti, sembra il classico filmetto un po' freddino, carente ed anche un tantino incompiuto che avrebbe potuto essere un gran bel film e non è stato.
E' certamente meglio del recentissimo melenso e noiosetto "Biancaneve" con Julia Roberts, ma ad esser sincera le mie aspettative a riguardo erano molto più alte e purtroppo, man mano che proseguivo con la visione, si sono invece abbassate facendomi accorgere che ho preferito di gran lunga "Biancaneve nella foresta nera" con Sigourney Weaver perchè molto più originale, gotico ed approfondito.
Il problema di questo film è che dopo una buona partenza, inizia a perdere colpi lentamente e dopo la prima ora, la trama risulta incerta, ridondante ed anche un tantino inconsistente. Ha molti momenti coinvolgenti, ma anche alcuni altri non proprio sfruttati al meglio perchè la sceneggiatura è imperfetta, con dialoghi non sempre funzionali e a volte di una banalità estrema a dire il vero e gli spunti anche se assai intriganti, si trasformano gradualmente in un ammasso di stereotipi privi di un'adeguata dose di anima e concludenza. Alcuni elementi risultano irrisolti infatti, non tutti i personaggi e le situazioni vengono approfondite abbastanza poichè a loro discapito viene enfatizzato molto l'aspetto dark della fiaba il cui senso fra l'altro, viene piuttosto stravolto rispetto a quello di quella originale. Perchè ad esempio lo spettatore ad un certo punto ha la sensazione di non sapere se tifare per il principe azzurro o per il cacciatore come compagno ideale di Biancaneve? Il titolo del film per primo lascia evincere che la trama s'incentri su di loro tra cui forse potrebbe nascere del tenero, ma non è affatto così perchè l'aspetto romantico è dolorosamente assente dall'inizio fino alla fine. Ci sono solo degli accenni molto vaghi ed ambigui a riguardo che confondono lo spettatore lasciandolo comunque con l'amaro in bocca perchè sia il principe azzurro che il cacciatore baciano Biancaneve per darle un ultimo saluto quando la credono morta, ma sembra che nessuno dei due voglia veramente impalmarla ed il "vissero felici e contenti" quindi viene a mancare.
Biancaneve dopo tanti patimenti e sofferenze sia fisiche che psicologiche diventa guerriera e trionfa, il suo popolo l'ama, la matrigna-regina viene sconfitta, la profezia che l'era stata predetta si avvera e per tutto il film si avverte uno spirito militante più un senso di libertà e di riscatto, ma c'è davvero poco sentimento in tutto questo e mi domando fra l'altro fino a che punto era necessario mostrare Biancaneve come una sorta di paladina dark ed il cacciatore quasi come il suo bodyguard...
Kristen Stewart è tanto caruccia e bellina, ma è troppo minuta, scarna e pure insipidina per rivestire in maniera credibile i panni di un'audace Biancaneve; non ha sufficiente carisma e spesso sembra una versione in incognito della scialba Bella che ha interpretato fino alla nausea nella saga di Twilight, Charlize Theron invece questa volta non ha dato il suo meglio ed è risultata una matrigna poco incisiva ed anche meno espressiva della sua controfigura virtuale e digitalizzata... e poi che significava quella parentesi sulle sue capacità di ringiovanire servendosi della bellezza e giovinezza di un'innocente vergine? Per alcuni momenti infatti m'è sembrato di seguire la storia della contessa Erzsébet Báthory...
C'è di buono però che almeno i nani erano simpatici e ben caratterizzati...
Tirando le somme questo è un film misto in egual misura tra pregi e difetti, ma se si considera che in fondo questa è l'opera d'esordio di Rupert Sanders, non si può essere troppo severi. Dopotutto il suo rimane comunque un prodotto da blockbuster sufficientemente allettante che offre una discreta dose d'intrattenimento.
Un esordio niente male.
Un po' imbalsamata ed ancora troppo ancorata al ruolo di "Bella" per riuscire ad essere credibile in tutt'altri panni.
Interpretazione monocorde. Aveva quasi sempre la stessa faccia per tutta la durata del film.
Lei è sempre brava, ma questa volta il suo personaggio appare privo della giusta anima ed intensità.
Perfetto.
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