Regia di Jon Hurwitz, Hayden Schlossberg vedi scheda film
Questa saga ha sempre evocato in me gli anni dell'adolescenza, di quando amavo questa "allegra brigata" di porcelloni, che aveva come mie "icone" l'allupato Stifler e il mistico-intellettualoide Finch,ricordo che con i miei amici ci divertivamo nell' identificarci con questi personaggi:giochi che esistevano una volta, puro e semplice divertimento da aspiranti neo-cinefili......Tra torte di mele "violate", eiaculazioni iper-precoci, lazzi osceni,palpatine e scatologie varie ne è passata acqua da sotto i ponti per questi giovani allupati(ma anche per me).AMERICAN PIE simboleggia un tipo di cinema volgare ma genuino,che contrasta con gli eroi sexy ed "arrapanti" che turbano i sonni di molte casalinghe(con dovuto rispetto) che sono i portabandiera di un "certo" cinema Hollywoodiano,le nemesi dei vari Pitt e Clooney sono questi "eroi" dal "pistone"(per dirla alla Stifler) facile,evocativamente film cosi' ci riportano indietro negli anni 70-80 alle commedie scollacciate nostrane,dove furoreggiavano i vari Pippo Franco,Alvaro Vitali e Lino Banfi,anche se obbiettivamente sono analogie difficilmente comparabili, le "nostre" pellicole trash erano puramente raffazzonate , la saga dei "PIE" è alta qualitativamente e studiata a tavolino( e i risultati si vedono...) il paragone ci sta solo per il tipo di personaggi guardoni e infoiati.....che hanno divertito la mia generazione (e non) con le loro avventure da college sguaiato,di una volgarita'gustosa,nei primi 3 episodi(il 2 è il piu' mitico) c'era il massimo del divertimento "trash",ma un trash mai stucchevole,sempre divertente,con protagonisti che era impossibile non amare.Jim,Finch,Oz,Kevin e il MITO Stifler sono di quelli che nei pomeriggi uggiosi e malinconici ti fanno compagnia, una visione di AMERICAN PIE era(ed è) meglio di un Prozac.Ma gli anni passano per tutti....e i nostri eroi si ritrovano in un neo-capitolo oramai 30enni,sposati e con prole, patetici ballerini di reality(sigh!), precari che si fingono viveur giramondo,e dulcis in fundo il "bamboccione" per eccellenza Stifler,in una storia con ottime trovate....ma che non regge il paragone con gli altri episodi della serie, si cade in autocompiacimenti(o patimenti) scontati,in situazioni e luoghi con forzature "studiate",i Teen-ager sporcaccioni(ad eccezione di Stifler) sono cresciuti......(anagraficamente) cedendo il passo al disincanto e alla disillusione che sfocia nel melenso.....peccato perche' l'idea per un neo-capitolo come i primi ci avrebbe divertito di piu'......"I PIE" di oggi sono diventati stucchevoli,scontati......anche se la scena iniziale e la pentola trasparente con l'immancabile Jim sono pezzi d'antologia.....il resto non è da buttare,ma neanche salvabile.I nostri eroi si muovono qui nel limbo di ricordi e citazioni scontate.....ad eccezione di Stifler,lui anche se gli anni passano rimane fedele a se stesso...e sopratutto a noi....
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