Regia di Antonio Pietrangeli vedi scheda film
Scola-Maccari-Age-Scarpelli-Pietrangeli: da una sceneggiatura con tante e tali firme è ragionevole attendersi qualcosa di meglio. Nata di marzo è in bilico fra commedia sentimentale e melodramma, con prevalenza della prima, senza strafare e senza osare in nessun modo: quasi un patinato fotoromanzo d'epoca, con ottimi attori, ma situazioni stereotipate e prevedibili. Rimane un po' di amaro in bocca, soprattutto per il finale lacrimevole ed inverosimilmente buonista (per quanto il Morandini lo dica imposto dalla produzione). L'amore trionfa su tutto, anche sulle differenze di età, bla bla.
Lei ha 19 anni e lui 40: per la ragazza è il primo vero uomo e presto si sposano. Ma lei è troppo giovane e volubile, lui troppo maturo per lei: la separazione arriva altrettanto in fretta. La lontananza dichiarerà che si trattava di vero amore e la coppia si riunirà.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta