Regia di Antonio Pietrangeli vedi scheda film
Una giovane vispa e graziosa (Jacqueline Sassard) racconta a un amico universitario (Mario Valdemarin) la storia del suo matrimonio con un uomo più maturo di lei (Gabriele Ferzetti) e della successiva separazione. Attraverso una serie di flashback la vediamo evolvere dal ruolo di sposina viziata a quello di donna consapevole; le varie esperienze che attraversa e le varie persone con cui entra in contatto la portano a crescere interiormente e a imparare quali sono le cose che contano (mentre invece, fra quelle su cui si può transigere, ci sarà anche un tradimento occasionale del coniuge): emblematica la scena in cui scopre il concetto di potere d’acquisto (entra in un negozio di abbigliamento con la prima busta paga della sua vita, chiede un prezzo e se ne va scandalizzata dicendo “questo se lo può permettere una donna che si fa mantenere dal marito!”). Il capolavoro di Pietrangeli insieme al successivo Io la conoscevo bene: entrambi raccontano una maturazione femminile, ma qui a esito incruento; il lieto fine arriva così rapido che non ci si fa nemmeno caso.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta