Regia di Tarsem Singh vedi scheda film
Variazione originale della fiaba di Biancaneve, che tuttavia, non mi è piaciuta molto deludendo le mie aspettative. Ho apprezzato il tentativo del regista di rivoluzionare gli eventi della storia per allontanarsi dai soliti stereotipi, ma tutto ha un limite. Bisogna stare attenti a non esagerare.
Il film, sebbene possieda un’atmosfera vivace ed elegante, presenta sfumature deliranti che lo rendono ridicolo. A un certo punto, infatti, si ha la sensazione di guardare una farsa.
Colpa di un copione pessimo. Il suo insistente umorismo smaccato diventa irritante a un certo punto, finendo con lo stufare.
I personaggi sono buffi, spesso stupidi e poco credibili. Le sequenze d'avventura e d'azione risultano noiose e banali, immerse in scenografie palesemente finte e quindi, tutt’altro che suggestive. E la canzone cantata da Biancaneve durante l'epilogo è molto adolescenziale… Lily Collins pare uscita da uno di quei film del Disney Channel, tipo “High School Musical”.
Per l'intera durata della pellicola, lei tutto sembra fuorché Biancaneve, ma non è stata l'unica attrice inadeguata al proprio ruolo. Julia Roberts, in primis, è imbarazzante e totalmente fuori parte. La matrigna di Biancaneve meno credibile nella storia del cinema. Insipida, infantile e soprattutto patetica, poiché priva della giusta grinta e charme che una villain che si rispetti dovrebbe avere.
E che dire di Armie Hammer? Sembra una parodia del classico principe azzurro per quanto è melenso, insulso e scialbo pure lui. Forse, i migliori sono i sette nani. Si rivelano abbastanza simpatici e ben caratterizzati. Sono gli unici a divertire un pochino.
Nel complesso, il film è molto mediocre. Non c’è magia, la narrazione è asettica e la storia d’amore centrale non emoziona. Tutto appare caricaturale, ma l’ironia usata non è geniale bensì puerile.
Una grande boiata travestita da remake in chiave comica.
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