Regia di Jim Sheridan vedi scheda film
Anche se nevica alla maniera dei giorni prenatalizi,come fosse un piacevole spot,la famigliola composta dalla moglie Rachel Weisz e le figliolette accolgono entusiasticamente paparino,e la casetta appare accogliente,anche se provvista di anfratti misteriosi,si percepisce dall'inizio che il protagonista di "Dream House" Daniel Craig è vicino a trovarsi in un mare di guai:i vicini sono reticenti,le sue curiosità sembrano inopportune,e forse nella bella abitazione che sta rimettendo in sesto,è successo qualcosa di tremendo... Progetto esploso e mal distribuito,dopo problemi tra regia e produzione,"Dream House" sembra instradarsi nel filone delle case dannate,ma invece di imboccare la strada a tinte forti dell'horror popolato da presenze maligne e fantasmi stagnanti,a metà strada cambia completamente registro e gioca la carta del gran colpo di scena molto in anticipo rispetto a come tradizionalmente viene sfruttata.E qui è molto bravo Daniel Craig a ribaltare il proprio personaggio,che fino ad allora abbiamo seguito e guardato con altra prospettiva.Peccato che più giunge vicina la conclusione e l'inevitabile dipanarsi della vicenda,e meno il film diventa interessante,con un finale molto simile a tanti episodi dei telefilm thriller attualmente molto in voga,alla "NCIS" o "CSI",perchè la regia di Jim Sheridan,altrove ben più in forma,qua e là fa avvertire il polso di un autore,pur contrastato da un montaggio non correttissimo.E che le occasioni di suspence non vengano colte abilmente dalla sceneggiatura,che vuol dare troppe risposte sbrigativamente,perchè "Dream House",pur non risultando la catastrofe che prometteva di essere,a sentire le notizie provenienti dalla stampa di settore,rimane un ibrido fortemente pasticciato,che a tratti azzecca passaggi di cinema fantastico o thriller riusciti.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta