Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Il terzo e ultimo capitolo della saga che Christopher Nolan ha dedicato all’eroe DC Comics è il film più bello dei tre. Ma anche il più bello mai dedicato a Batman e, stando a quanto affermato dall’AFI, il più bello dell’anno. Le paure, paventate alla vigilia dagli autori, di non trovare una trama, ma soprattutto un villain all’altezza degli altri due episodi, erano decisamente infondate. Anche grazie al contributo straordinario del fratello Jonathan, Christopher Nolan con “Il cavaliere oscuro – Il ritorno” unisce alla consueta magnificenza figurativa, un aspetto narrativo all’altezza. Nolan, come ormai di tendenza nei film dedicati al mondo del fumetto, non riporta sullo schermo una singola storia, bensì ne realizza una commistionando episodi provenienti da filoni differenti: il cattivo è Bane (Tom Hardy), un mercenario ex appartenente alla Setta delle Ombre, ma ci sono anche Catwoman (Anne Hataway) seppur mai denominata col suo nome d’arte e un atipico Robin (Joseph Gordon-Levitt), che si rivelerà solo nel finale, pur non essendo così difficile intuirne l’identità prima del tempo. Completano il cast i confermatissimi Gary Oldman (il commissario Gordon), Morgan Freeman (Lucius Fox), Michael Caine (un Alfred meno fedele del solito) e la new entry Marion Cotillard, nel fondamentale ruolo di Miranda Tate.
La trama è molto articolata: convinti che Gotham sia una città priva di criminalità organizzata, lo stupore è altissimo quando si apprende che, capitanati dal terribile Bane, un esercito sotterraneo attenta all’incolumità di Gotham city, usando a scopi malefici un reattore creato per ben altri obiettivi. Batman, che Gotham ritiene un delinquente in quanto ha ucciso l’ex procuratore Harvey Dent, è convinto a ritornare in azione dopo 8 anni in cui si è autorecluso nel suo maniero. Ad aiutarlo gli amici di sempre, ma anche la pericolosa donna gatto e il neo alleato John “Robin” Blake. Proprio l’intreccio delle varie storie portano ad un finale pirotecnico, in cui ognuno ha un ruolo fondamentale: non più l’eroe mascherato che salva tutti, ma nel tentativo di disinnescare il reattore e salvare la popolazione, ognuno fa la propria parte, con Batman che mette “soltanto” la ciliegina sulla torta (è forse proprio il gioco di squadra ad essere l’elemento caratterizzante de “Il cavaliere oscuro – Il ritorno).
Sceneggiatura e cast, ma anche grande regia. Nolan ci mette del suo, con una prova dietro la macchina da presa da incorniciare: la sua regia sa evidenziare il sensazionalismo degli effetti speciali, ma è al contempo capace di cogliere anche i volti (o forse sarebbe meglio dire “le maschere”) dei protagonisti. Volendo trovare dei difetti, si potrebbero annoverare le assurde proprietà taumaturgiche dell’aria di Gotham city (Gordon e Wayne paiono in fin di vita, ma qualche scena dopo si muovono come fossero nuovi di zecca) oppure la presenza di un ingombrante sottofondo che, con lo scopo di accentuare la tensione delle vicende, accompagna tutte le scene di azione, divenendo alla lunga piuttosto fastidioso. Ma aldilà di queste sottigliezze, si tratta di un indubbio capolavoro.
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