Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Terzo capitolo delle avventure dell'uomo pipistrello targate Christopher Nolan: sceneggiatura (scritta in coppia con il fratello Jonathan) molto articolata ma dialoghi più di una volta enfatici, regia più a suo agio nelle elaboratissime sequenze d'azione che nelle parti propriamente dark, dove gli scambi verbali vengono tirati un po' troppo per le lunghe e la compatezza del film ne risente e intrepreti quasi tutti condotti a un buon livello di recitazione.
Dopo un avvio convincente, in cui il mix fra azione e presentazione del gruppo di personaggi - nuove e vecchie conoscenze - che popolano il film - è ben dosato, passiamo al corpo centrale dell'opera, con il cattivo a tutto tondo Bane (un irriconoscibile - a causa della maschera che serve per lenire il dolore al suo personaggio - Tom Hardy, la cui performance nella versione in italiano è praticamente impossibile da valutare, a parte l'impressionante stazza fisica, già messa in mostra in 'Bronson') che, alle prese con l'attuazione del suo folle piano, appare forse più del protagonista stesso, e la storia si spezzetta un po' troppo per via dei tanti snodi narrativi che segue.
Nell'ultima mezz'ora invece, Nolan torna a volare alto, con adrenaliniche scene di indubbio impatto visivo che raggiungono l'apice con quello che può essere definito un salvataggio all'ultimo istante e poi culminanti nella splendida parte finale, costruita tutta in montaggio parallelo, dove non manca più di una sorpresa.
Per quanto riguarda il ricchissimo cast, dato per scontato che gli habitué della trilogia - Bale nei panni del cavaliere oscuro e la triade di spalle Oldman, Caine e Freeman - non deludono nemmeno questa volta, mi preme sottolineare, tra le new entry - di Hardy e la particolarità del suo ruolo ne ho già parlato - le notevoli prove fornite da Anne Hathaway (Selina Kyle) e Joseph Gordon-Levitt (Robin John Blake) in quelli che, a mio avviso, sono i ruoli più sfumati e meglio scritti del film.
Non mi hanno colpito più di tanto Marion Cotillard e Matthew Modine, mentre è simpatica la breve apparizione di Cillian Murphy, il personaggio dai connotati più ironici del film.
Un'opera discontinua ma affascinante, lontana dai tipici giocattoloni hollywoodiani ispirati a altri fumetti, tutti effetti speciali e poca sostanza.
Voto: 7,5.
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