Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Devo dire la verità, il Batman di Christian Bale in questo film c’è mancato poco che sembrasse Gesù Cristo. Il suo spirito nobile, eroico ed altruista lo ricorda tanto… esser pronto a sacrificarsi (e in che modo poi!) per il bene di un gran numero di persone e superare torture fisiche, momenti difficili e quanto altro è un qualcosa che abbiam visto fare solo da Gesù e dai Santi. In questo caso però vediamo che anche gli eroi dei fumetti lo fanno… mmmhh, ok, il regista ha voluto strafare più del solito questa volta confezionando un film decisamente sopra le righe il cui soggetto sembra quasi una variante sul terrorismo islamico in America, ma come si fa a recensirlo con meno di 4 stellette? Stellette che in fondo merita tutte perché non è uno di quei filmetti commerciali superficiali, dozzinali e senz’anima. Personalmente posso dire che non avrei mai immaginato che sarei arrivata a gradirlo così tanto. Ieri infatti, mentre lo guardavo, non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo nemmeno per un minuto! …E dire che avevo quasi odiato il primo episodio di questa trilogia (supponendo che rimanga una trilogia nel caso in cui le vie di Christopher Nolan siano finite…) che per me s’è rivelata un raro caso di gradimento decrescente: ho gradito infatti l’ultimo episodio più del secondo ed il secondo più del primo…
Ad ogni modo questa volta Nolan ha battuto se stesso e non ha realizzato il solito sequel hollywoodiano arrangiato con una trama appena abbozzata, ma un sequel coi fiocchi, molto curato, elaborato e ben congegnato in ogni dettaglio. Qualcuno sentirà puzza di blockbuster noioso, prolisso e pomposo e qualcun altro continuerà (io per prima lo dicevo all’inizio) a dire di sentir la mancanza della mano dietro la macchina da presa di Tim Burton, ma io ho compreso ed accettato che non sia giusto confrontare i film di Burton con quelli di Nolan perché si basano su di un genere ed uno stile completamente diverso. Sarà che gli spunti sono uguali, ma la tipologia del fumetto è differente anche. Burton ha riprodotto sullo schermo i fumetti classici di Batman (quelli della DS Comic), servendosi di uno stile comico-malinconico in cui l’eroismo del protagonista si percepiva attraverso forti dosi e sfumature di surrealismo, mentre Nolan ha riprodotto i fumetti post-moderni di Batman servendosi di uno stile assai più cruento, drammatico, disincantato e profondamente realista che può quindi non piacere a tutti, specialmente quando talvolta in effetti sembra far un eccessivo abuso della violenza in un contesto funesto e quasi privo di speranza.
Comunque sia, per questo terzo capitolo Nolan non ne ha sbagliata una: sceneggiatura perfetta e ben approfondita con dei retroscena di lusso ed una serie di contenuti interessanti, di intrecci assai elaborati ed avvincenti, ottime scenografie, una fotografia superba, una colonna sonora sempre adeguata ed un cast all’altezza della situazione. La più grande rivelazione in questo caso è stata Anne Hathaway. E chi se l’aspettava di vederla entrare così bene nella parte dell’ambigua e scaltra Cat-Woman? Minuta e dal viso d’angelo com’è, personalmente ero partita con dei pregiudizi a riguardo, ma mi sono dovuta ricredere nel giro di pochi minuti, perché è stata in grado di fare la sua bella figura con tanto d’interpretazione ricca di espressività ed incisività, dal primo momento in cui è entrata in scena. L’unica pecca forse è che si percepisce poca alchimia tra lei e Bale, ma anche tra lui e la Cotillard non sembra esserci una gran sintonia e probabilmente questo è dovuto al fatto che purtroppo il rigido ed un po’ schivo Batman di Bale, anche se diventato più disinvolto, intenso ed emozionale nel corso della saga, conserva ancora quella sua aria tormentata, incapace di essere felice, di trovare la sua anima gemella e di metter su famiglia quindi, come se il suo profondo senso di responsabilità nei confronti di una Gotham City oppressa dai pericoli e dal terrorismo, non gli lasci spazio per altro, divorandolo anche dopo che ha deciso di ritirarsi scomparendo dalle scene in seguito a dei fallimenti involuti che avevano generato in lui dei sensi di colpa più o meno irreversibili. Ma solo più o meno ovviamente perché dopo un periodo di pace di otto anni a Gotham, con l’arrivo del crudele Bane, Bruce Wayne non esita a rimettersi i panni dell’uomo pipistrello e da lì inizia il suo nuovo e lunghissimo calvario. Inutile dire che nel tentativo di aiutare per l’ennesima volta la sua città, ne passa così tante (veramente quasi quanto un martire e non a caso infatti alla fine i suoi concittadini gli erigono una statua – il che in fondo è il minimo) da lasciare lo spettatore sotto shock.
E’ un film decisamente ben fatto, con una trama ben sviluppata e tutt’altro che confusionaria come la definiscono alcuni, che ipnotizza, sorprende, coinvolge e commuove. Molto intrigante si rivela soprattutto l’intero background riguardante la Setta delle ombre, riformatasi in seguito alla morte di Ra's al Ghul che guardacaso era il padre di uno dei personaggi chiave della storia… ma la parte finale ricca di colpi di scena è sicuramente la colonna portante del film. In particolar modo, la scena in cui Batman parte a bordo della sua Batwing e vola via verso l’oceano pronto a sacrificare la propria vita per portare una potentissima bomba oltre i confini di Gotham City, è di grande effetto e di grande impatto psicologico. Influente quasi quanto quella di un kolossal, viene accompagnata da una musica da brivido e da delle inquadrature impeccabili, trovando l’apice della sua efficacia nelle ultime immagini dell’entrata in scena di Robin e del maggiordomo di Bruce, Alfred, che un giorno, in un bar di Firenze fa un incontro molto interessante… difficile dimenticare quegli sguardi di complicità… un film assai suggestivo, probabilmente il più “fantastico” della serie che rimane davvero impresso e certamente consigliato a chi ha seguito ed amato i due capitoli precedenti.
Ha dimostrato d'avere molta classe e stile facendo un gran bel lavoro, complimenti.
Semplicemente eccezionale. Bravo, bravo, bravo. E dire che all'inizio non lo potevo vedere quest'attore.
Strepitosa, una vera sorpresa.
Bravo.
Eccellente.
Bravo come sempre.
Discreta.
Ottimo anche questa volta.
Sempre bravo e gradevole.
Perfetto come sempre.
Breve parte interpretata discretamente.
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