Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Sequel immediatamente correlato a Il Cavaliere Oscuro che riprende laddove si era interrotto il precedente episodio, cercando di mantenerne lo spirito (fin dal prologo che, a suo modo, richiama quello del precedente capitolo con una serie di inneschi e colpi di scena ch ribaltano la situazione iniziale). Nolan ripropone una sceneggiatura infarcita (anche troppo) di personaggi, tra cui Catwoman e un Robin novello prossimo a tramutarsi in super-eroe (così suggerisce l'epilogo). Una mascherata che toglie spazio a Batman, qua decrepito, morto nell'animo (per la morte di Rechel) e ridotto a vita da eremita. Bale si muove inizialmente sorreggendosi su bastone e non riesce a stare in posizione eretta senza ausilio di supporto. L'arrivo di nuovi personaggi maligni (di fascino inferiore rispetto a quelli del secondo capitolo) mette a soqquadro Gotham, costringendo Batman, qua braccato anche dalla polizia, a ricordare chi era e a recuperare lo stato di forma. Girandola di effetti speciali, non manca poi la componente anarchica rappresentata da due cattivoni di turno che sembrano usciti da Tana delle Tigri e cercano di sovvertire l'ordine sociale. Azione a go go che culmina in un finale inverosimile in cui esplode persino una bomba nucleare in pieno oceano. Buone le interpretazioni, ma non ai livelli dei due precedenti capitoli.
Sequenza cult (anche se non si capisce come ritorni a Gotham).: la fuga di Bale dalla tana in cui è stato imprigionato insieme ad altre dozzine di prigionieri, un momento alto e intriso di componenti filosofico/spirituali che spicca in tutta la trilogia. Discreto, ma con sbavature di sceneggiatura. Notevole la fotografia.
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