Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
“Ex” di Fausto Brizzi è stata una delle migliori commedie da botteghino delle ultime stagioni italiane, ma questo seguito, affidato agli “industriali” fratelli Vanzina (che prenderebbero in mano qualsiasi lavoro), non riesce ad inverdire i fasti passati adagiandosi su di un andazzo fin troppo ovvio riuscendo giusto solo ad elevarsi appena al di sopra delle peggiori commedie del periodo (il che rimane un merito assolutamente relativo) grazie ad un minimo di verve.
Storie di (ex) amori o presunti tali si accavalanno tra di loro.
C’è chi si è appena sposato (Enrico Brignano), ma vedendo per caso una vecchia fiamma mente, chi (Alessandro Gassman) in fase di separazione finisce con l’innamorarsi dell’avvocato della ex, chi (Vincenzo Salemme) in terra straniera incontra la persona che vorrebbe al suo fianco al posto di sua moglie.
Fabio (Ricky Memphis) si finge analista per far breccia nel cuore di Valentina (Gabriella Pession).
Ogni situazione genererà una serie di fraintendimenti o incidenti di percorso.
Quattro storie che si sormontano lungo tutto l’arco del film con l’obiettivo di far (sor)ridere e ciò avviene solo in piccola parte.
La storia che vede protagonista Enrico Brignano strappa qualche risata, anche per il suo fare simpaticamente inconsulto, ma è tremendamente diseducativa e comunque congeniata superficialmente.
Il trittico che vede al centro Alessandro Gassman genera fraintendimenti fin troppo evidenzaiti, ma divertimento solo a sprazzi.
Le scelte del personaggio di Vincenzo Salemme danno luogo ad un pizzico di romanticismo, ma manca la scintilla vera e propria.
L’imbroglio che vede protagonista Ricky Memphis funziona solo in parte.
Insomma tutto appare mozzato alla genesi, abbastanza divertente per non meritare una bocciatura totale, ma comunque poggiante su di una struttura sempre deficitaria.
L’ennesimo film realizzato troppo velocemente che oltre a strappare qualche risata lascia troppo poco a parte dubbi su intrecci come minimo estemporanei.
Tutt’altro che terribile, ma approssimativo e lontano da quanto era il primo “Ex”.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta