Regia di Joss Whedon vedi scheda film
Attesissima quadratura del cerchio dei “Marvel movie”, The Avengers 3D fa fruttare i semi gettati nelle scene post titoli di coda di Iron Man (1 e 2), L’incredibile Hulk, Thor e Captain America. Il primo Vendicatore e adegua le individualità degli eroi alle logiche del gruppo dei Vendicatori, nel nome di una causa comune: salvare il pianeta Terra dal progetto di Loki, fratello adottivo di Thor. Joss Whedon (Re Mida della serialità, padre di Buffy l’ammazzavampiri, regista per il cinema del cult Serenity, tratto dal suo Firefly) trova nel celeberrimo crossover fumettistico sfogo per la sua poetica costruttiva e progressista fatta di freak ed eccentrici Sogni Americani. Al netto dell’assodata ricetta Marvel - calibrata dopo l’insuccesso dell’ambizioso Hulk di Ang Lee e composta da tonitruante spettacolo degli effetti, dialettica sottile tra ironia e filologia nella rivisitazione dei comics, dissidi interiori dei supereroi e continui riverberi dell’11/9 - quel che rimane è la capacità di fondere e creare tensioni tra le visioni del mondo e le retoriche dei diversi personaggi, tra il cinismo viziato di Iron Man e la riscoperta vulnerabilità umana di Capitan America, tra il dolore di Hulk e la fierezza divina e fuori contesto dell’eterno rivale Thor. Morale: comunità vince su individualismo. Spiegoni e premesse nella prima ora, poi comincia l’azione e la tipica esilità della trama scompare. Evitate la posticcia versione in 3D. E restate, ovviamente, dopo i titoli di coda.
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