Trama
Da piccolo, per vincere la propria solitudine, John ha visto esaudirsi un suo desiderio espresso la notte di Natale e Ted, il suo orsacchiotto di peluche, ha acquisito il dono della parola, diventando così il suo più fedele e sincero amico. Dopo 25 anni, Ted è ancora accanto a John ma ha cambiato totalmente carattere: è irriverente, sregolato, non ha peli sulla lingua e, soprattutto, non sopporta le donne che circondano il suo amico umano, tanto che non esita a far di tutto pur di mettere i bastoni tra le ruote a lui e alla nuova fidanzata Lori.
Approfondimento
DAL PAPÀ DELLA FAMIGLIA GRIFFIN
Il nome del regista Seth MacFarlane è legato ad alcuni irriverenti show televisivi, è infatti dal suo estro creativo che sono nate le irriverenti serie animate I Griffin, American Dad e The Cleveland Show. Al suo esordio cinematografico, rimanendo fedele al suo umorismo spinto, con Ted - pensato in un primo momento come nuova serie animata - ha scelto di raccontare la storia di John Bennett, un uomo adulto che, frustato da una carriera lavorativa che non decolla, continua a coltivare il desiderio infantile di non separarsi dal suo caro orsetto di peluche. Ted però non è un pupazzo qualsiasi: grazie a un desiderio espresso da John nel Natale del 1985, Ted parla, beve, fuma e, soprattutto, è molto geloso di Lori Collins, la ragazza di cui John si innamora. Oltre che dirigere e dare la voce - nella versione originale - a Ted, Seth McFarlane ha scritto la sceneggiatura del film con Alec Sulkin e Wellesley Wild, suoi compagni di lavoro nella serie I Griffin. Accanto ai protagonisti principali, Mark Wahlberg e Mila Kunis (l'attrice per 13 anni ha doppiato il personaggio di Meg nella versione americana di I Griffin), ha riunito un cast variegato di attori, puntando su Giovanni Ribisi (è Donny, ossessionato da Ted per non aver avuto anche lui da piccolo un orsetto parlante), sul comico tv statunitense Joel McHale e su alcuni degli attori/doppiatori originali dei personaggi di I Griffin (Patrick Warburton, Jessica Barth, John Viener, Alex Borstein, Ralph German e Brett Manley). Insieme a loro, in piccoli camei speciali, vi sono la cantante Norah Jones (già vista al cinema in Un bacio romantico), l'attore Sam Jones nei panni di Flash Gordon (idolo di John e Ted) e Patrick Stewart, a cui è riservata la parte del narratore.
PICCOLE STAR NELL'OBLIO
Dopo aver preso vita grazie al desiderio espresso dal piccolo John, Ted diviene famoso in tutto il mondo e partecipa regolarmente come ospite straordinario ai più popolari talk show televisivi. Con il passare del tempo, però, la sua popolarità scema e ciò determina il cambiamento di carattere: da affabile e divertente, diviene sboccato, cinico e scapestrato, trasmettendo i suoi stati d'animo e le sue pessime abitudini a John. Coltivando da decenni il desiderio di portare l'orsacchiotto sul grande schermo, Seth McFarlane ha aspettato che la tecnologia facesse molti passi in avanti. Desiderava infatti che Ted sembrasse reale e non un pupazzo animato: metaforicamente, l'orsacchiotto è l'immagine di ciò che accade a tutti i bambini sfruttati dallo star system e poi caduti nel dimenticatoio. Come tutti i giovani attori che nessuno più ricorda, anche Ted non ha più niente di speciale e la sua esistenza è divenuta banale e "normale". Accanto all'umorismo vietato ai minori di Ted, McFarlane ha puntato anche sul percorso di formazione e crescita dello scansafatiche John, riservando al personaggio la parte emotiva della storia. L'interazione tra John e Ted è continua e, grazie alle capacità di recitazione (anche fisiche) di Mark Wahlberg, entrambi i personaggi sembrano essere interpretati da attori in carne e ossa.
LUOGHI REALI PER UN PROTAGONISTA CREATO IN 3D
Dopo 15 anni di lavoro nel campo dell'animazione bidimensionale, Seth McFarlane si trova per la prima volta alle prese con un protagonista creato in 3D. Lontano dallo stile usato dalla Pixar o dalla DreamWorks, Ted necessitava di un lavoro che lo rendesse umano in ogni gesto. Gran parte dei movimenti del personaggio sono stati eseguiti da McFarlane stesso con addosso una tuta Moven mentre i rimanenti sono stati rielaborati dal team di effetti speciali. Poiché l'orsacchiotto fa la sua prima comparsa in post produzione, durante le riprese gli attori hanno lavorato con un orso impagliato, che permettesse loro di capire in che direzione sarebbe stato poi posizionato il "vero" Ted, e con un bastone che sosteneva due punti che ne rappresentavano gli occhi. Contemporaneamente, Seth McFarlane provvedeva a recitare le battute del personaggio, in modo da dare autenticità ai dialoghi e dosarne i tempi. Per conferire conformità al film, grazie a particolari fotocamere che permettono di scattare fotografie a 360 gradi, si è catturato tutto ciò che era sulla scena in modo da inserire i dati in un software che avrebbe adattato l'illuminazione e la posizione di ogni oggetto al pupazzo in 3D.
Ambientato a Boston, Ted presenta un contesto d'azione reale, in cui è normale che un orsacchiotto cammini in mezzo agli esseri umani e parli con loro. Ogni spazio usato è, però, visto con la prospettiva di Ted, compresi l'antico stadio della squadra di baseball dei Boston Red Sox usato per la scena finale (solo la torre d'illuminazione in cui sono arrampicati Donny e Ted è stata ricostruita in studio) e il posto in cui si svolge il concerto di Norah Jones (l'Hatch Shell, sulla spianata di fronte al fiume Charles River, dove di solito hanno luogo le celebrazioni del 4 luglio a Boston).
Note
Qualcosa nella sceneggiatura va storto al punto che il film, specie nella seconda parte, sembra concedere a John la patente di immaturità ben oltre l’età che viene considerata maggiore. E così facendo sostanzialmente lo legittima. Va da sé quindi che, al di là di qualche battuta ben riuscita, il lavoro di MacFarlane – da spiazzante e irriverente quale voleva essere – risulti piuttosto ridicolo e francamente evitabile. Peccato. Perché l’idea di un teddy bear che sfati tutti gli stereotipi era azzeccata (sebbene l’abbia già utilizzata Man on Fire. Il fuoco della vendetta). Ma risulta inutile se non si ha il coraggio di andare fino in fondo.
Trailer
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Commenti (10) vedi tutti
Gretto, volgarissimo! Da voltastomaco. Peggio dei cinepanettoni italiani. Voto: insufficiente.
commento di Yusaku87Filmetto d'intrattenimento senza infamia senza lode.
commento di FiestaLe aspettative erano molto alte, e sono realizzate in parte. Ci sono momenti veramente molto divertenti, e questo è quello che conta, il tipo di comicità e decisamente quello a marchio "Griffin". 7
commento di near87Grande successo al botteghino, è scorretto e un po' demenziale, anche se mi aspetto un film un filino migliore.
leggi la recensione completa di tobanisUna schifezza totale. Dal trailer mi aspettavo un film spassoso,invece è solo volgare senza un briciolo di originalità.
commento di Lady1Qualche gag è carina,molto demenziale,però divertente. Anche io voglio Tedd come amico!
commento di Blue VelveteMolto carina l'idea di base…però il film alterna momenti molto divertenti a momenti davvero demenziali e volgari…
commento di polpyUna mezza delusione, la trama è di una pochezza disarmante e le battute/situazioni sono si scorrette ed irriverenti ma alla lunga diventano ripetitive e scontate.. In più Mark Wahlberg è tutto a parte un attore comico…
commento di ultrapazUn buon film, non da buttare. Battute nei tempi giusti, forse a volte sopra le righe. Nel complesso un film da 2 stellette, non di più.
commento di HenrySpencerIl film di buon livello, fa ridere, è divertente e si guarda con grande piacere!Certe trovate sono da fuoriclasse.Unico difetto la sala piena di ragazzini.
commento di srgioia