Regia di Michele Massimo Tarantini vedi scheda film
Napoli si ribella, regia di Michele Massimo Tarantini, che troverà la sua strada nelle commedie scollacciate, e scritto dal regista stesso con il sempre presente Dardano Sacchetti.
l'idea del film è subito chiara: riportare a Napoli, un anno dopo il caso da botteghino di NAPOLI VIOLENTA, ciò che si è già visto e rivisto in tanti altri film di questo genere. il collegamento alle altre pellicole è presto fatto...l'arrivo di Luc Merenda direttamente da Milano e dall'antecedente (4 anni) MILANO TREMA:LA POLIZIA VUOLE GIUSTIZIA. in due minuti di sigla abbiamo già la commistione di due Capisaldi del genere, due film fondamentali nella storia di questo stile.
La storia storia scorre liscia sui binari canonici tra sparatorie, violenze e inseguimenti per Napoli.
la vera nota originale è nel personaggio di Enzo Cannavale che, nel ruolo di vice Merenda, ha sempre la risposta beffarda e simpatica a tutto senza mai uscire dal genere o esagerare. mi è piaciuto molto questo aspetto perchè se c'è una città dove si può trovare un personaggio dalla battuta pronta e strafottente come quello di Cannavale è proprio Napoli e il contrasto con il marmoreo, riferito all'espressione, e freddo milanese Merenda è la vera forza del film.
non si tratta proprio di comicità fine a se stessa, io l'ho travota più come una buona caratterizzazione del personaggio, che come detto non cambia il film, non lo fa "deragliare" ma anzi rende merito a quel furbone di Sacchetti.
Altro merito degli sceneggiatori è la gestione dell'indagine contro un'altra indagine, una quella ufficiale del commissario e l'altra quella dei malviventi. Non è una idea originale ma è sempre facile perdersi e rallentare troppo.
Divertente la scena surreale della dinamite dalla finestra sotto il tavolo, un tocco originale in più.
nel complesso un buon capitolo del filone.
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