Regia di Barry Levinson vedi scheda film
In una piccola cittadina sul mare si tengono i festeggiamenti per il giorno dell’indipendenza, all’insaputa della massa però si susseguono episodi di morte ipoteticamente legati a violenza domestica e sui quali la polizia dovrà intervenire. La festa verrà interrotta poi a causa di alcune persone che si ammaleranno e che si decomporranno sotto gli occhi delle gente terrorizzata. Intanto alcuni barcaioli disseminati per la baia avranno spiacevoli incontri con mostriciattoli estremamente aggressivi. Tutto è collegato e quasi nessuno si salverà. Un film che però non segue i canoni del film, una cronaca costruita fin nei minimi particolari quasi da far dimenticare che si sta seguendo un semplice prodotto d’intrattenimento, ad un certo punto ci si chiede se ciò che si sta guardando non sia realmente successo tanto realistici ne sono i tratti. Le reazioni delle persone, i dialoghi, i comportamenti dei vari individui anche nei momenti più tranquilli, tutto sembra pura e semplice cronaca e non un minuzioso lavoro registico. Persino il piccolo tic della protagonista che, nei momenti nei quali dialoga via Skype per raccontare la vicenda, ha lo sguardo perso e tira fuori leggermente la lingua a mostrare una persona molto provata (probabilmente per l’esperienza vissuta). Per quanto bello sia non ci si appassiona come film, ma come la cronaca nella quale esso si immedesima, perfetto in ogni fotogramma.
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