Regia di Lorene Scafaria vedi scheda film
Commedia fantastico-drammatica balzana e anormale.
L'apocalisse incombe: come trascorrere gli attimi finali a propria disposizione? Forse ascoltando vecchi vinili? Oppure cercando di capire quale sia la persona giusta con cui condividere l'ultimo respiro? L'ansia pre-disastro, pur lieve, riempie ogni angolo del film di debutto di Lorene Scafaria, commedia fantastico-drammatica balzana e anormale che comincia cancellando le speranze (l'annuncio radiofonico) e finisce riaffermandole (l'abbraccio che sfuma nel bianco). Difatti la Scafaria recupera, speziandola con un pizzico di edonismo, la dottrina del "cogli l'attimo". Ma solo apparentemente, perché in verità, come si deduce dalla riconciliazione con il padre (Martin Sheen), scocca una freccia in favore degli affetti: una vita passata con chi si ama non è sprecata, sembra dire la regista e sceneggiatrice. Solo che buchi mostruosi, ellissi e inverosimiglianze (i due protagonisti che prendono possesso di una casa che non è la loro, sedendosi a cenare beatamente; il tenero cane che scompare per poi ricomparire senza un perché) guastano la continuità logica e temporale della vicenda. E nella conclusione si precipita nella più ovvia e pietosa retorica. Comunque fenomenali le prove offerte dal placido Steve Carell e dalla concitata Keira Knightley.
Musiche composte da Rob Simonsen e Jonathan Sadoff.
Film DISCRETO (6) — Bollino GIALLO
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