Regia di Lorene Scafaria vedi scheda film
21 giorni alla Fine del Mondo, l’ultimo tentativo di scongiurare l’impatto dell’asteroide Mathilda con il globo terrestre è fallito. L’apocalisse è come il Natale senza il timore del carbone il 6 gennaio: vuoi stringerti nel plaid accanto a chi ami davvero. La moglie di Steve Carell non lo ama davvero, e il tragico annuncio le fa trovare la forza per correre quanto più lontano da lui. Lui, assicuratore in evidente periodo di magra, si stringe alle foto in bianco e nero di un amore giovane e mai rimosso. Finché Keira Knightley non gli appare in lacrime alla finestra, una coperta colorata sulle spalle e l’unico desiderio di rivedere la famiglia. Cercare una casa alla Fine del Mondo è impresa ardua già solo per la benzina, ma il rischio più grande è di costruire a tavolino un amore perfetto per poi gettargli addosso il cielo. Lorene Scafaria, esordiente alla regia e già sceneggiatrice del sorprendente Nick & Norah. Tutto accadde in una notte, dà l’impressione di non essercisi neppure seduta, al tavolino. Il suo film è un road movie pieno di buche dove inciampare con l’irruente imprudenza degli ultimi giorni. Il suo limbo ricorda da vicino l’agrodolce, sbilenco purgatorio dei suicidi di Wristcutters. Una storia d’amore. E se l’impeto della Fine pare contagiare la scrittura, Carell e la Knightley sono un turbinio di emozioni a esplosione incontrollata: solitudini antitetiche e meravigliose quando staccano la spina della razionale mestizia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta