Regia di Flavio Calzavara vedi scheda film
Luciano e Marisa sono una coppia partenopea, entrambi ugole d'oro. Un impresario mette sotto contratto prima lui e poi lei, insidiando ripetutamente la donna fino a commettere violenza su di lei. La situazione a questo punto precipita.
Il titolo spiega tutto quello che occorre sapere, fugando ogni dubbio sulla natura della pellicola e sui suoi contenuti: Napoli piange e ride è un melodrammone alla napoletana con adeguata alternanza dei momenti melodici e di quelli drammatici, esasperati entrambi. A rivestire i due ruoli principali sono chiamati giustamente Luciano Tajoli e Jula De Palma, all'epoca cantanti di larga fama; se Tajoli è ormai ben avviata la carriera cinematografica, la 23enne De Palma debutta invece qui sul grande schermo: prenderà successivamente parte a pochi altri titoli, preferendo evidentemente concentrarsi sulle sue doti canore. Flavio Calzavara è un modesto mestierante, partito negli anni Trenta come assistente di Blasetti e giunto subito prima e subito dopo la seconda guerra mondiale a lavorare su pellicole di chiara destinazione popolare, 'alimentare'. In questo caso tutto pare organizzato in maniera un po' arruffata, senza soffermarsi troppo sui dettagli; anche all'interno del suo genere (negli anni Cinquanta decisamente fiorente), Napoli piange e ride non è un'opera memorabile. La sceneggiatura è di Jacopo Corsi e Ilia Avella; fra gli altri interpreti si possono citare Vittorio Sanipoli, Vincenzo Musolino, Enzo e Dante Maggio, Janet Vidor e Nino Milano. 2,5/10.
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