Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
si vive così da miserabili sulla terra che se si pensa al paradiso, fantozzianamente si pensa di meritarsi "solo" posti in piedi. fantozzi andava rigorosamente all'inferno, per colpa di lestofanti che episodicamente lo fregavano coi vari lasciapassare, i tre ex mariti verdoniani all'inferno già ci stanno e credono che sognarsi un posticino migliore di là non sia poi così.... arrogante. non è male il carlo nazionale, anche perchè ci scappano svariate risatine e le gag sono divertenti grazie anche al "solito" verdone. solito virgolettato non è in senso negativo, anzi. ormai carlo verdone (piaccia o meno)è un bene italiano ed è quello che si può identificare insieme a paolo virzì come il continuatore di quella commedia che sapeva mescolare analisi della società e di costume insieme alla commedia agrodolce. insieme al favino giornalista e critico degradato ad intervistare le prezzemoline alla spasmodica ricerca di una via di fuga dall'anonimato e al marco giallini che arrotonda "accompagnando" signore agèes, dividono un appartamento in perfieria proprio sopra ad un ramo della metropolitana che quando passa squassa tutto. mogli e compagne che li odiano, figli da mantenere e stipendi che non bastano mai in un tourbillon che almeno nella prima parte scorre che è un piacere. il finale di un film forse un pò troppo lungo è inquinato da una melassa eccessivamente dolciastra che compromette la riusciat del film, anche se è comprensibile che in tutto 'sto troiaio, almeno l'affetto dei figli faccia capolino per rendere meno aspra la permanenza su questo pianeta terra in crisi.
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