Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Veramente non se ne può più. Di Verdone invischiato nel solito personaggio strafalcione a suscitare tenerezza, di Giallini che getta alle ortiche tutte le sue potenzialità in un personaggino stitico, della Ramazzotti che fa la deficiente (ma siamo sicuri che recita?), addirittura di Favino, pesce fuor d'acqua in un gioco pseudocomico ammuffito in partenza. Rimasugli di vecchiume ripittato di attualità forzata, rapporti familiari d'un grezzo fastidioso, precarietà scartavetrate approssimativamente.
C'è la battuta di Verdone che alla signora alla ricerca di una compilation del Festivalbar anni '80, nel suo negozio di vinile vintage, suggerisce, per trovare qualcosa, di pescare nei cesti offerta di cd degli autogrill.
Ecco, anche Verdone sta ripescando nel cesto dei suoi celluloidi anni '80.
E ce li vorrebbe spacciare per roba nuova. Desolante.
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