Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Il progetto di "Posti in piedi in paradiso" era interessante sulla carta, ma la capacità di Verdone di buttare il suo occhio sul mondo sembra essersi notevolmente affievolita. Molti personaggi sono tracciati in modo superficiale, stereotipato e macchiettistico. L'Italia odierna è descritta in modo assai qualunquista, con uno stile che sembra basarsi sul "sentito dire". Diverse situazioni sono assai prevedibili. Manca completamente di cattiveria e cinismo (si sente la mancanza nei suoi film di Benvenuti e De Bernardi sceneggiatori) e ci si lascia andare al moralismo facile e scontato, degno di nonno Libero o di qualche commediaccia americana prodotta dalla Fox. Personalmente preferisco Verdone quando si limita a fare il comico, perché ultimamente quando vuole insegnarci qualcosa, non riesce a non scadere nella facile trappola della melassa. Riguardo alle gag, diverse sono deboli e banali ed alcune sono scopiazzate qua e là. La conoscenza dei tempi comici da parte del regista e la sua capacità di creare situazioni che facevano ridere a crepapelle sembrano essersi ormai ingiallite. Si esce così dalla sala un po' delusi però, visto che in fondo il film qualche sorriso lo strappa, che Giallini e la Ramazzotti sono convincenti e che la commedia italiana sembra essere sprofondata in una crisi di proporzioni immani (basta dare un'occhiata ai trailer che trasmettono prima dell'inizio della pellicola), decido di accontentarmi e d'assegnare la sufficienza. Tabellino dei punteggi di Film Tv humor:2 ritmo:2 impegno:1
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