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La rivincita di Klara

Regia di Alexander Moberg vedi scheda film

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La recensione su La rivincita di Klara

di Baliverna
7 stelle

Una ragazzina sofferente per il divorzio dei genitori, si consola come può con la passione per i cavalli e l'equitazione, oltre che con la bella amicizia che instaura con il figlio della vicina.

Non è il solito film per ragazzini, piatto e insulso. E' una pellicola che coniuga bene bontà e innocenza (ma non buonismo) con una serie di annotazioni pungenti sulle magagne degli adulti, e sui vizi degli adolescenti, a partire dal bullismo femminile a scuola. Attorno alla trama piuttosto scontata, sono cuciti una serie di personaggi fuori dagli schemi e di situazioni interessanti. Si va dai genitori della protagonista - opportunamente normale e non "adorabile" - alla strana mamma dell'amichetto, alle maligne compagne di scuola o al fattore furbo affarista.
Ai genitori il regista dà parecchi pizzicotti, e ne costruisce dei ritratti convincenti. Il padre ha fatto i suoi calcoli egoistici, si è preso un'altra donna e ostenta un'interessamento per la figlia a corrente alternata, tra eccessi e vuoti totali. Vuole dimostrare a lei e a se stesso quanto ci tiene, ma la ragazzina è poco convinta dai suoi interventi a gamba tesa e dalle sue rassicurazioni. La madre è un po' patetica quando tenta di sfidare l'ex-marito dandogli contro in modo fine a se stesso, o quando fa finta che i problemi non ci siano e fa la civetta con tutti gli uomini nella speranza ci incontrarne un altro. Anche i ritratti delle compagne di scuola escono dal puro accessorio e sono graffianti: invidia, bullismo, pettegolezzi; c'è quella che si crede bellissima, quella che critica le altre per sistema, quella viziata a cui papà danaroso compra tutto quello che vuole e minaccia per ogni sciocchezza di chiamare il suo avvocato. Mi è piaciuto anche come viene rappresentato il rapporto tra la protagonista e il ragazzino della casa vicina, con l'amore che fa capolino a poco a poco.
Come cornice alla vicenda, vediamo la dolce campagna svedese d'estate, e alcuni bei cavalli i quali, poverini, fanno solo da sottofondo alla trama. Ma tanto meglio per il film.
La trama è prevedibile fin dall'inizio, come dicevo, ma la pellicola offre in filigrana tante annotazioni sui personaggi e punzecchiate tutte da cogliere, che lo rendono interessante e al di sopra della media del genere.

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