Regia di Mark Neveldine, Brian Taylor vedi scheda film
Ghost rider in salsa Crank, combinazione pacchiana ed inconsistente che trova, nel sin troppo fertile terreno Marvel, il personaggio perfetto per una sequela di momenti scult degni della peggiore produzione Troma. Nel secondo capitolo, infatti, il motociclista dal teschio infuocato cade ripetutamente nel ridicolo, combattendo con la propria indole di sterminatore ed interagendo con personaggi da barzelletta che spaziano dal demone della decomposizione (?!) alla gitana madre dell'anticristo passando per un satana in doppiopetto ed un santone tatuato dal sacrificio facile. Una parata di macchiette senza controllo, strizzate in un insopportabile montaggio che si gongola nelle sue continue decelerazioni, pause ed accellerazioni. L'azione è modesta e la patina da videogame trasuda senza ritegno alcuno. Paradossalmente, quello che ne esce meno peggio, è il vituperato Cage che perlomeno si limita alla solita pantomima risparmiandosi i momenti peggiori come quello del suo alter ego digitale che piscia fuoco come un idrante.
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