Trama
Sono passati ormai diversi anni da quando Johnny Blaze (Nicolas Cage) ha sancito il suo patto con il diavolo (Ciarán Hinds), vivendo in isolamento nell'Europa dell'est per cercare di reprimere la maledizione che lo accompagna. I suoi sforzi vengono però vanificati quando, contattato da una setta, è costretto a far ricorso all'incontrollabile potere del suo alter ego Ghost Rider per salvare la vita a Danny, un bambino di tredici anni, da cui dipendono le sorti di tutta l'umanità. La nuova impresa fornirà a Johnny anche l'occasione per ripensare a cosa nel passato ha generato la perdita della sua spiritualità.
Approfondimento
CIAK, MOTORE, MOVIMENTO!
Rispetto al primo capitolo, uscito 5 anni prima, Ghost Rider - Spirito di vendetta si presenta agli estimatori del fumetto con stile e tecnica di realizzazione più aggressivi e spinti, cambiando anche alcune caratteristiche del personaggio principale, del suo modo di vestirsi e muoversi, compresa anche la sua moto. In un universo fantastico in cui nulla sembra essere fermo, la parola d'ordine dei registi è stata movimento, sia dietro che davanti alla macchina da presa, e a quest'imperativo hanno dovuto attenersi sia i tecnici impegnati nella produzione sia gli attori in scena, come la nostra Violante Placido, di solito in panni molto più calmi e rilassati. A dispetto della tecnologia, usata per accendere - letteralmente - Johnny Blaze, ogni sequenza è stata girata su set reali, chiedendo alle controfigure di inscenare vere corse in motocicletta, mettendo spesso a repentaglio anche le loro vite pur di garantire un prodotto reale e coinvolgente che non costringesse lo spettatore a rendersi conto della finzione. Gli stessi registi, amanti delle situazioni estreme, si sono impegnati in prima persona in mirabolanti movimenti pur di riprendere anche le scene più adrenaliniche con la camera a spalla, loro marchio di fabbrica già consolidato in Crank (2006). Si racconta, infatti, che pur di non rinunciare all'effetto realistico abbiano girato con dei rollerblades ai piedi o sospesi in aria, su degli elicotteri, le scene degli inseguimenti in autostrada.
A ME GLI OCCHI
Raccontando di eventi accaduti molto tempo dopo quanto presentato in Ghost Rider (2007), è chiaro che il personaggio di Blaze avrebbe dovuto subire delle modifiche caratteriali importanti e che la storia avrebbe dovuto incentrarsi soprattutto sui motivi che lo hanno spinto a diventare ciò che è, analizzando più da vicino i demoni che lo perseguitano. È così che dal suo giubbotto in pelle, ad esempio, sono scomparsi borchie e spunzoni per dare un'idea meno heavy metal del personaggio e renderlo invece più simile a un motociclista reale, decidendo di far interpretare a Nicolas Cage sia il ruolo di Blaze che quello di Ghost Rider. Mentre nel primo episodio, Ghost Rider aveva le fattezze di decine di differenti stuntman, questa volta è lo stesso Cage a mettersi in gioco, interpretando tutti e due i ruoli, dando prova di sapersi barcamenare con due caratteri, per certi versi agli antipodi, che convivono all'interno dello stesso corpo umano. Ciò ha richiesto anche che, per la prima volta, in fase di sceneggiatura ci si soffermasse in maniera particolareggiata anche sull'entità demoniaca per rappresentarla come qualcuno con cui fosse possibile in qualche modo immedesimarsi. Così Zarathos - nome di battesimo di Ghost Rider - ha preso le sembianze di un antico faraone, che per annientare i nemici si muove in maniera ipnotica, ricordando le danze dei cobra. Nonostante si dovesse lavorare poi di computer graphic, Cage per interpretare Ghost Rider si è presentato sul set sempre truccato con un teschio sul viso e con i due occhi coperti da lentine scurissime per incutere timore agli altri attori e far sì che la recitazione apparisse meno forzata. Non si è lavorato sul trucco degli occhi solo per Cage: per far da contraltare alle sue lenti a contatto scure, Idris Elba usa delle lenti a contatto chiare per dar forma al personaggio di Moreau, un monaco ubriacone dai cui occhi si sprigionano una particolare luce e carisma. Così come, sempre gli occhi e il loro trucco appaiono fondamentali per Nadya, il personaggio interpretato da Violante Placido: con un look dark e punk rock, lo sguardo di Nadya è necessariamente malinconico e disperato ma al tempo stesso tosto e fiero delle malefatte di cui lei si rende protagonista. A differenza, poi, degli altri personaggi, Nadya è quella che porta con il suo giubbotto rosso una buona dose di colore, che rompe il monocromatismo degli altri costumi.
MOTO IN SCENA
Johnny Blaze guida una Yamaha V-Max che sembra cucita apposta sul personaggio. Volutamente ammaccata e piena di graffi, si alterna ovviamente alla motocicletta che guida Ghost Rider, ottenuta con l'uso di finiture in vernice, sabbia e schiume ad espansione capaci di ridare l'effetto di una moto raffreddata centinaia di volte dopo aver preso costantemente fuoco, come se fosse fuoriuscita da una colata lavica. Mentre Moreau guida una Ural Solo 750 dotata di sella e borse in pelle vintage, ad esser protagonista è anche un gigantesco Bagger 288, un escavatore da miniera lungo 23 metri e alto 10.
Note
L’ottusa, irresistibile autoironia di cui il primo film era intriso qui si riduce a un fumettoso spiegone iniziale e a un paio di sequenze allucinatorie pop. L’improbabile austerità della protagonista femminile fa da corollario a una missione ineludibile (c’è di mezzo il destino del mondo) ma trascurabile (a chi importa del mondo se manco un triplo carpiato su due ruote 3D t’incolla allo schermo?). Una miccia inesplosa nonostante l’elasticità facciale di Cage, che ha trovato la sua dimensione espressiva nella trasformazione in Rider.
Trailer
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Commenti (6) vedi tutti
Spazzatura
commento di ScemaranLe location rumene si addicono a questo modesto b-movie di marca Marvel su Ghost Rider, ancora una volta interpretato da Nicolas Cage e spalleggiato da un sarcastico e sornione Idris Elba nel ruolo di un prete guerriero ubriacone, peccato che il primo film avesse la pretesa d'essere un kolossal...
leggi la recensione completa di Marco PoggiMerda molle
commento di sticazziOrribile, Scarno e Mal Fatto
leggi la recensione completa di LucaJazz94trama da cartone animato, non succede nulla di particolare, avvenimenti assurdi.
commento di raimeaIl film è un pretesto per alcune sequenze ad alto tasso di adrenalina, caos, polvere e fiamme ma in conclusione niente di particolarmente interessante.
commento di sigourneyrules