Regia di Tom McLoughlin vedi scheda film
C'è stato un momento a metà degli anni '90 in cui sembrava che Julia Ormond avesse in pugno l' intero mondo di Hollywood. Nel giro di un paio d'anni fu Ginevra per Richard Gere e Sean Connery ne "Il primo cavaliere", l' oggetto del desiderio dell' intera famiglia Ludlow in "Vento di Passioni" nonchè una neo Hepburn nel fiacco remake di "Sabrina" al fianco di Harrison Ford e Greg Kinnear. Indubbiamente una bella donna, elegante e sofisticata che negli anni è andata però diradando la sua presenza su grande schermo alternando ruoli secondari in produzioni più o meno importanti a ruoli da protagonista in tv movie come questo "L' uomo sbagliato". Non che il film del veterano Tom McLoughlin sia qualcosa d'inguardabile, si tratta semplicemente dell' ennesima vicenda ispirata ad eventi realmente accaduti che vede la lotta di una caparbia assistente paralegale contro l' ingiusta condanna subita da un giovane di colore nell' implacabile stato della Luoisiana. Niente di che, tutto procede nei binari prestabiliti dal genere e sin dalle prime immagini si sa esattamente a quale epilogo si va incontro. Gli unici sussulti sono ad esclusivo appannaggio della protagonista che, nonostante la banalità del soggetto, offre una prova sentita e convincente facendola addirittura sembrare più brava rispetto anche al miglior ricordo che ho di quest' attrice e cioè "Captives" di Angela Pope dove recitava al fianco del grande Tim Roth.
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