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Benvenuti al Nord

Regia di Luca Miniero vedi scheda film

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La recensione su Benvenuti al Nord

di supadany
6 stelle

Seguito del remake a stretto raggio di tempo (d’altronde il boxoffice chiamava ad alta voce), speculare al precedente semplicemente con i ruoli invertiti, infatti non siamo più nel ridente napoletano, ma nella nebbiosa ed iper attiva, lavorativamente parlando, Milano.

Per un malinteso Mattia (Alessandro Siani) si ritrova a lavorare a Milano alle dipendenze di Alberto (Claudio Bisio) che nel frattempo è alle prese con un nuovo progetto per migliorare la produttività.

Entrambi sono ai ferri corti con le rispettive compagne, con la differenza che Alberto lavora troppo e che Mattia invece non è per niente affidabile.

Toccherà ai due convincere le loro donne che le cose possono anche cambiare.

Struttura teleguidata, fin troppo facile intuire come le cose andranno a finire, ma comunque ho trovato il film abbastanza simpatico (almeno rispetto alla media delle commedie commerciali made in Italy) ed anche diretto discretamente almeno nella prima parte che risulta più spassosa e meno pasticciata, grazie soprattutto alla Finocchiaro ed ai classici misunderstanding dell’ambientamento in “terra straniera” (oltre che ad alcune idee riprese, e solo in parte modificate, dal primo film come il nuovo impiegato finto cieco).

Certo che alla lunga la sceneggiatura si incanala su di una traccia sentimentale meno vivace, e tutta la parte conclusiva, senza parlare poi dei titoli di coda affidati a Emma Marrone, è tirata per le lunghe perdendo per giunta quasi ogni sorta di umorimo.

Un altro demerito è utilizzare espedienti usurati per cercare (inutilmente) di far ridere, in questo senso due esempi lampanti sono la fine del povero pesce rosso e il mastino napoletano accompagnato da fumetti esplicativi.

In ogni caso non si poteva chiedere troppo a questo seguito ed in fondo è forse anche superiore al remake, le cose migliori arrivano dal cast di contorno, dalla Finocchiaro disillusa dalla vita (almeno fino a quando lo è) e dai cumpà napoletani che quando arrivano a Milano non possono credere ai loro occhi.

Un prodotto commerciale semplice semplice che alterna risate a sbadigli per un risultato secondo me non così disprezzabile anche se vedere sui titoli di coda Bisio col (finto) copione di “Benvenuti a est” non offre grandi sensazioni.

Passabile.

Su Luca Miniero

Non ci voleva di certo un genio per fare un film così (seguito di un remake seguendo la stessa formula spostando solo gli addendi).
In ogni caso mi è parso quasi migliore della prova precedente.

Su Claudio Bisio

Abbastanza simpatico anche se le circostanze non sempre lo aiutano ed in alcuni casi non ci fa una bella figura.
Più che sufficiente.

Su Alessandro Siani

Prova a fare il simpatico in continuazione e non sempre vi riesce.
Sufficiente. 

Su Angela Finocchiaro

Esilerante nella prima parte, quando può fare la rassegnata in amore, ma poi il suo personaggio è fin troppo accomodante sul finale.
Discreta.

Su Valentina Lodovini

Ruolo fiacco ed omologato al massimo.
Poco convincente.

Su Paolo Rossi

Fa un pò il Brunetta della situazione, ma la verve viene lasciata troppo spesso altrove.

Su Nunzia Schiano

Ruolo di secondo piano senza grandi acuti.

Su Nando Paone

In coppia col collega Giacomo Rizzo regala più di un sussulto (la scena del loro arrivo a Milano è una delle più divertenti).

Su Giacomo Rizzo

In coppia col collega Nando Paone regala più di un sussulto (la scena del loro arrivo a Milano è una delle più divertenti).

Su Fulvio Falzarano

Nei panni di un collega di Alberto.
Poco da aggiungere.

Su Francesco Brandi

Comprimario dal volto simpatico e poco altro.
Sotto utilizzato.

Su Emma Marrone

Vabbuò, canta sui titoli di coda, non recita (per fortuna).

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Ultimi commenti

  1. amandagriss
    di amandagriss

    credimi, i napoletani non apprezzano affato i luoghi comuni(ssimi) per mezzo dei quali solitamente vengono descritti, questo film non l'ho visto ma sinceramente credo di non essermi persa niente, ho trovato "Benvenuti al sud" (tranne per un paio di momenti, ma proprio per essere buona) insostenibile e davvero brutto, Siani poco lo tollero, la sua comicità (?) è spesso agghiacciante e banale, non supera i livelli del classico amico simpatico della comitiva che fa stupidotte battute (anche un pò offensive), vorrei consigliarti -se non lo hai visto- "No grazie il caffè mi rende nervoso", con Lello Arena e Massimo Troisi, in cui vengono messi simpaticamente ed intelligentemente alla berlina i cliché sui napoletani, o comunque come Napoli viene vista 'da fuori'...trovo la tua opinione molto equilibrata, un saluto a te

  2. giulmar
    di giulmar

    Hai ragione un film senza infamia e senza lode! Quando si insiste troppo su formule già ottimamente riuscite il rischio di fiasco è sempre in "agguato" . ciao

  3. supadany
    di supadany

    @Amanda ... concordo su Siani ... banalissimo, anche quando fa ridere, lo fa essendo dozzinale (ma è per questo che funziona).
    Però devo dirti, vado a memoria (quindi potrei anche sbagliarmi), che i due "Benvenuti a ..." a Napoli hanno avuto gli incassi maggiori tra le città capoluogo.
    Poi vabbè si tratta di filmetti, e come tali li giudico (ovvero mi h abbastanza divertito per cui gli dò tre stelle, ma è ovvio che sia poca cosa per il resto), e sono d'accordo con Giulmar ... ripetendosi non si va molto avanti, se non per escamotage come la Finocchiaro che in questo caso è la marcia in più del film nonostante non sia certo la protagonista di rilievo!
    Un saluto ad entrambi!
    :)

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