Regia di Luca Miniero vedi scheda film
Alberto e Mattia, protagonisti di "Benvenuti al sud", si ritrovano a Milano, entrambi in crisi matrimoniale, sebbene per motivi opposti (troppo stacanovista il primo, scansafatiche il secondo). Mettendo a confronto i rispettivi caratteri, riusciranno a superare i problemi familiari che li affliggono e a ribadire il finalino buonista che, tutto sommato, tra nord e sud non ci sono poi così tante differenze? Non c'è bisogno che rispondiate. Raffazzonato in tempi rapidissimi per sfruttare l'enorme (e probabilmente insperato) successo di "Benvenuti al sud", "Benvenuti al nord" è un film di una bruttezza rara e difficilmente concepibile, se non nell'ottica di fare il colpaccio al botteghino senza perdersi in finezze: una sceneggiatura ridicola e piena di buchi, personaggi caricatura costretti a ripetere stancamente gag vecchie come il cucco e a mettere in scena comportamenti di una idiozia a dir poco sconsolante. Cast mandato totalmente allo sbaraglio (salverei solo il decollete della Lodovini), regia da spot televisivo, confezione patinata con dovizia di product placement e imbarazzante passerella finale per l'ex "amicadimaria" Emma Marrone. Il peggio del cinema italiano degli ulimi anni condensato in un'ora e mezza di atroce noia: voto pessimo.
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