Regia di Gianni Pacinotti (Gipi) vedi scheda film
Originale, una bella ventata per il cinema italico.
Non lo definirei esattamente una commedia, ma piuttosto un film dalle atmosfere MOLTO stralunate, grazie anche al suo bravissimo protagonista e al suo regista, che solo in seguito scopro essere Gianni Pacinotti, un mito (Gipi) per chi segue un po’ i fumetti. Qua è all’esordio e direi che ha fatto centro pieno.
Atmosfere particolari, rare in Italia, magari più frequenti altrove, con questo protagonista che è uno “a cui capitano le cose”, direi, e tutta la miseria che gli è intorno ne esce sotto una luce completamente diversa.
Sì perché parliamo di lavori un po’ precari, strane prostitute, locali un po’ equivoci, appartamenti un tantino fatiscenti, trans o transoni, come dicono, tutte cose che di solito fanno fuggire lo spettatore medio, ma che qua diventano i (quasi) divertenti protagonisti del tutto.
La storia è pure lei strana assai, c’è questo tipo innamorato (e non cagato) dalla bella vicina, che ha un papà che vive in campagna, un lavoro come cameriere al bingo, amici tra i trans e va a bagasce (ma come farebbe Fantozzi, quasi). In questo, marginale all’inizio, poi determinante, arrivano gli alieni, largamente annunciati dai media. I classici alieni grigi con gli occhioni neri.
Insomma un film piacevole a cui darò un sette. Concorse a Venezia senza successo, al cinema penso che non sia andato nessuno a vederlo.
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