Regia di Gianni Pacinotti (Gipi) vedi scheda film
In una piccola realtà di provincia alcuni personaggi, con le loro peculiarità, vivono le loro storie sullo sfondo dell'annunciato arrivo di alieni. Il film sembra essere incentrato sul racconto della vita di un non più giovanissimo uomo cresciuto senza madre, rassegnato a svolgere un lavoro senza prospettive, decisamente poco "aitante" ed in difficoltà con le donne. Attorno a questa persona, gravitano personaggi eclettici. Colleghi di lavoro spacconi, una vicina di casa che pian piano inizia ad interessarsi a lui, "santoni" riciclati, un padre che reca con sè un terribile segreto (ottimamente interpretato), un solo vero amico, incidentalmente un travestito che fa la "vita". Le scenografie sono costituite da realistici ambienti di provincia, una volta tanto non "idealizzata" quale luogo ideale ove vivere. La prima parte del film sembra essere un preludio alla "crescita" morale del protagonista; la seconda parte del film, tuttavia, racconta vicende d'altro taglio, e mi ha dato l'impressione di una difficoltà della regìa nella gestione della storia; tale crescita morale non avviene, il regista si perde in narrazioni parallele che non si concludono, tutto sembra finire improvvisamente, con l'arrivo degli alieni. Pertanto rimane incertezza sulle intenzioni del regista.
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