Regia di Gianni Pacinotti (Gipi) vedi scheda film
Film che banalizza un argomento di cui il regista (o lo sceneggiatore) mostra di non essere a digiuno, salvo non capirsi quale opinione abbia in proposito, poichè da un lato schernisce, ma dall'altro omaggia. Ciò detto, il tempo scorre e tutto gira su se stesso... sorvoliamo sugli "effetti speciali" della tuta da grigio con le grinze e sul fatto che da un lato questi grigi sono dotati di intelligenza, tecnologia e sensibilità superiori, e dall'altro si comportano come bambini o cani... Ma quali sono i meriti dell'opera? Virtuosismi fotografici, narrativi o attoriali (comunque nota di merito agli attori)? Sì, ma non è un videoclip, bensì un film: non ha una trama con un'evoluzione da un punto x a un punto y, ok, ma ce l'ha un senso, uno scopo, un messaggio, una riflessione? Non intrattiene, non racconta, non insegna, non fa riflettere... E non mi dite che la riflessione sta nel rapporto con le donne del protagonista, poichè siamo veramente alle premesse dei presupposti del pensiero analitico: un tonto impacciato timido introverso represso che ha problemi relazionali? Dai, non mi dire! Assolutamente da bocciare.
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