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Napoleon

Regia di Abel Gance vedi scheda film

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La recensione su Napoleon

di alan smithee
10 stelle

locandina

Napoleon (1927): locandina

CINEMA OLTRECONFINE - FESTIVAL DI CANNES 77: CANNES CLASSICS PARTE 1 Dopo la mto attesa prima apparizione avvenuta in Cannes Classics durante il Festival di Cannes 77, ecco che finalmente la prima parte del film muto di Abel Gance, finemente restaurato e integrato di parti che si ritenevano per lungo tempo perdute per sempre, arriva nei cinema di Francia, tra l'altro non certo a caso, ed anzi in modo pertinente, proprio durante la settimana in cui si festeggia la Presa della Bastiglia del 14 luglio 1789.

Inevitabile, se non un confronto diretto, almeno un raffronto della figura del tenace condottiero corso da come risulta dall'ultima recente, sontuosa trasposizione a cura di Ridley Scott in Napoleon (2023), e questo antesignano, magistrale biopic sul fondatore del Primo Impero Francese. Posta una certa coerenza riscontrata nell'espressione severa e pensierosa che assumono sia Albert Dieudonné, il primo Napoleone, sia Joaquin Phoenix, l'ultimo in ordine cronologico, è proprio il modo di agire, di passare all'azione, che risulta diametralmente opposto nella visione delle due versioni.

 

scena

Napoleon (1927): scena

scena

Napoleon (1927): scena

Posto che in questo vecchio Napoléon di Abel Gance l'assedio di Tolone giunge ad oltre due ore di pellicola, mentre apre le danze di guerra del film di Scott, il personaggio del condottiero appare vitale e determinato già dall'infanzia, in cui Gance sorprende un Bonaparte bambino mentre gioca alla guerra in una Corsica ammantata di neve, elaborando piani sofisticati e strategicamente azzeccato utili ad affrontare l'assedio posto dai compagni avversari.

E di lì in avanti il film si prodica in un Euforia narrativa senza sostra, lungo le 3 ore e cinquanta di questa sua prima parte irresistibile, affascinante e sin adrenalinica.

Un Napoleone che agisce d'iniziativa, d'impulso, animato da un senso patrio verso la nazione che lo rese inviso ai separatisti corsi, capeggiati da quel Pasquale Paoli in combutta con gli Inglesi, che tutt'oggi nella più grande isola francese viene considerato l'eroe della fazione separatista, presente in molte piazze cittadine ed onorato ben più del più noto Bonaparte.

 

locandina

Napoleon (1927): locandina

Abel Gance, regista dalle capacità sensazionali, rende il suo Bonaparte quasi un supereroe, per come affronta di petto situazioni incredibili: tempeste travolgenti suggestivamente riprese con una efficacia tecnica portentosa, soprattutto se rapportata a quel tempo degli albori della settima arte.

Un lavoro minuzioso che alterna la classica espressività concitata tipica del muto, a riprese in movimento che sembra impossibile pensare possano esser anche solo venir concepite negli anni Venti del '900.

Filtri sofisticati e di grande effetto scenico che colorano scene marine concitate, scene di massa ricostruite in modo mirabile senza poter nemmeno pensare agli effetti che oggi assistono produzioni come quella di Scott.

scena

Napoleon (1927): scena

scena

Napoleon (1927): scena

Un capolavoro assoluto, in capo ad un regista che andrebbe rivalutato maggiormente, e, per ora, frementi nell'attesa di una seconda parte anch'essa restaurata e definitiva, che speriamo possa giungerci per la fruizione festivaliera e in sala il più rapidamente possibile.

Anche perché da questa seconda, certamente non meno concitata parte, dipende quasi interamente l'ascesa e la caduta dell'intero complesso progetto strategico politico e belligerante di Napoleone Bonaparte.

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