Regia di Giacomo Faenza vedi scheda film
Il film di esordio di Giacomo Faenza “Le Piccole Idee” è composto di 4 “piccoli” film, uno di questi è ambientato nel territorio a noi più caro: il nostro. Il famoso e blasonato nord-est; terra di gente operosa, terra ricca, denominata marca gioiosa et amorosa. Terra rigogliosa, formosa delle sue dolci colline, bagnata dai capillari corsi d’acqua, ma qui, nel racconto del regista è una terra grigia, dal cielo plumbeo, grigia come il cemento, come i capannoni che negli ultimi anni si stanno svuotando e rimangono come spettri a popolare il paesaggio delle strade provinciali e delle zone industriali fiorite negli anni dell’ottimismo. Così il protagonista, un misurato ed elegante Mario Vigiack, si trova ad affrontare, non più giovane, il declino. Si trova ad abbandonare la sua fabbrica, a lasciare a casa i suoi operai sotto la pressione della crisi. La crisi è dura per tutti, anche per i padroni che si vedono voltare le spalle dai propri dipendenti, ma il protagonista di questa storia non ci sta e dopo un iniziale smarrimento decide di fare qualcosa. Così come tutti gli altri protagonisti del film ha anche lui una piccola idea, perché la crisi può essere uno stimolo ad aguzzare l’ingegno, a non perdersi d’animo e a vivere il sogno di un futuro migliore, in cui tutti possono avere un’opportunità.
Questo Film di Faenza ha il pregio, pur mostrando storie di difficoltà, di lanciare un messaggio positivo, di creare un po’ di fiducia; ci stimola a guardarci attorno e a contare sugli altri. Ci invita a non isolarci, ma a vivere il vero concetto di comunità. Così, in punta di piedi, senza attori famosi, con ambientazioni quotidiane,si compie la magia del cinema. Con uno sguardo puro, il regista cuce questi 4 episodi in un film che va a toccare le corde più profonde dell’anima con semplicità e delicatezza.
Quattro differenti episodi raccontano gli effetti della crisi economica sulle classi sociali medie. Nel primo, un professore universitario, separato dalla moglie, prova a rispettare la promessa fatta alla piccola figlia di regalarle una bicicletta rosa; nel secondo, ambientato tra il Piave e le colline della Pedemontana, un imprenditore, costretto a chiudere la propria fabbrica per mancanza di ordini, organizza una grigliata con i dipendenti in cassa integrazione; nel terzo due genitori, con il padre disoccupato, si ritrovano a dover affrontare i sogni della figlia adolescente, messi in pericolo dal mancato pagamento di alcune rate della mensa scolastica; nell'ultimo, un tecnico informatico, senza lavoro dopo trent'anni, non si adatta al troppo tempo libero a disposizione e i familiari cercano una soluzione.
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