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Diaz

Regia di Daniele Vicari vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Diaz

di maghella
8 stelle

Diaz è un film “di pancia”, che provoca tanta rabbia in chi conosce bene “i fatti di Genova” del G8 del 2001... Già “i fatti di Genova” purtroppo non vengono raccontati e nemmeno riassunti nel film, che comincia proprio dall’evento più terribile di quelle giornate infuocate: la morte di Carlo Giuliani.

Bisogna ammettere che il titolo è rivelatore dell’obiettivo principale del film: Diaz, la scuola dove viene commesso uno degli atti più vergognosi e violenti e fascisti degli ultimi quarant’anni della storia d’Italia, e infatti tutto si concentra intorno alla scuola, alle ore che precedono e che seguono il fattaccio, alle persone che si sono trovate loro malgrado a vivere quella inaudita violenza. Per questo il film è realizzato davvero bene, emotivamente prende subito, non lascia tregua, soprattutto nel primo tempo, dove le storie dei vari personaggi si intrecciano molto bene, grazie ad un ottimo montaggio, utilizzando la scena del lancio di una bottiglia vuota contro una camionetta della polizia, come segna-spazio per raccontare la solita storia secondo i diversi punti di vista, a seconda di come è stata vissuta.

 

Scene reali di repertorio sono ben amalgamate con quelle finte girate per il film, e questo rende ancora più coinvolgente la storia, soprattutto quando vengono ripresi i poliziotti che sfondano il cancello della scuola invadendola. Il violento pestaggio dei poliziotti su chiunque gli capitasse a tiro è davvero fastidioso, ma mai quanto constatare la superficialità e l’incompetenza di chi doveva gestire tutta quella vicenda... e qui entra in ballo il mio malumore personale, che mi ricordo ancora troppo bene quelle giornate, tutte, lo scompiglio, il disgusto e anche la paura di trovarsi in uno Stato sconosciuto, dove chi deve proteggere picchia e travolge senza pietà, al pari dei teppisti che nei giorni precedenti avevano reso Genova terra di nessuno.

 

Per questo credo che Diaz sia un film importante, bello e ben fatto, ma in qualche modo incompiuto, almeno per me che ancora devo sbollire quelle immagini che per giorni hanno invaso gli schermi televisivi, cercando di trovare giustificazioni inesistenti.

Il film non da risposte ovviamente, come è giusto che sia, denuncia un atto gravissimo, pericoloso, rimasto purtroppo ancora impunito, ma mi chiedo: un ragazzo di 18 anni che va a vedere Diaz (mi auguro che ci sia), che magari è all’oscuro “dei fatti di Genova”, cosa può capire del film? O meglio, cosa può comprendere di quello che è stato uno dei momenti più dolorosi della nostra storia recente?

 

Il secondo tempo si sofferma molto su alcuni personaggi del film, rallentando così il ritmo frenetico del primo tempo, il finale è molto suggestivo: la camionetta della polizia, con dentro gli arrestati (torturati) della scuola Diaz, che entra dentro un lunghissimo tunnel... da quella galleria lunghissima ancora non è uscita una verità degna di questo nome.

 

P.S.

Ricordo che il capo della polizia italiana è il più pagato del mondo.

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