Regia di Daniele Vicari vedi scheda film
vicari ci teneva ed è riuscito a fare un film che coinvolge, disturba, spaventa, ma non riesce ad incitare all'odio. di odio ce n'è già stato anche troppo. film come questo di vicari sono indispensabili, perchè se l'ingiustizia l'ha fatta da padrona fin'ora, chi è stato vittima di quella notte cilena in cui una furiosa macelleria messicana ha reso possibile una delle più gravi sospensioni di diritti in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale, la abbia da adesso anche solo nella memoria di chi vede il film. vicari ci teneva e la sua passione ha reso possibile un film che attanaglia le viscere, ma non devia l'attenzione di chi guarda dal grande messaggio che un film come questo, può veicolare... un messaggio che una così grave sospensione mai più si ripeta. sono consapevole della mia ingenuità, ma devo poter credere che quello che è avvenuto nel 2001 sia stato il gesto inconsulto e isolato di cellule impazzite, sfuggite direttamente dagli anni di piombo. con le bellissime musiche di teho teardo e il filo rosso di una bottiglietta vuota lanciata da una mano e caduta in terra senza colpire nessuno, assistiamo a ciò che è successo quella notte e ciò che l'ha accompagnato. se come già aveva raccontato lucarelli in una puntata memorabile del suo blu notte, le mazzate se le rimpallavano quell'entità nera e monolitica dei black block con la polizia, alla fine poi sono tutte ricadute sulle teste, le schiene, le braccia e le gambe di persone inermi che erano alla scuola del titolo per cercare un angolo dove poter dormire. posso anche capire che ci fosse una volontà da parte dei poliziotti di restituire le mazzate all'organizzazione dei black block, movimento che muove caos e distruzione, ma tutto ciò che capita dopo che le palline blu dei caschi ripresi dall'alto, si ammassano ed entrano nella scuola e poi ancora alla caserma di bolzaneto ne ha dell'irreale. non può essere vero, in italia nel 2001 non può essere accaduto. non può essere accaduto poichè nessuno dei poliziotti riconosciuti è stato accusato o sospeso dal servizio per ciò che ha commesso. perchè in italia non esiste il reato di tortura. perchè non è nemmeno lontanamente immaginabile che nel 2001 in italia si sia utilizzata la pratica della tortura.... è un film, ma è basato sugli atti giudiziari e quindi.... se tutto è successo perchè cercavano i black block e non li hanno trovati perchè nel frattempo se ne sono andati perchè la situazione stava diventando pericolosa, è comica e mi metto a ridere. se tutto è successo perchè lo si è più semplicemente fare così in quella maniera alzo le mani e mi arrendo all'evidenza dei fatti. "riponete il tonfa e uscite, riponete il tonfa e uscite" ripete santamaria dopo aver urlato BASTA. ma poi una volta andato a bolzaneto prende il suo collega e se ne va a fare colazione per non vedere. così come alma koch, nasconde i punti di sutura sul labro superiore non appena vede la madre fuori dal carcere di voghera e le sorride come se nulla fosse successo. "la sua bambina è viva" si dice alma alla luce del sole mentre sale sul pullman per accompagnarla alla frontiera per essere ESPULSA. ed è quindi per non lavare via quel sangue, per impedire/ci di non vedere, per non nascondere una ferita che rimarrà per sempre che un film come questo è importante. vediatelo.
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