Il 21 luglio 2001 è la giornata più nera del G8 di Genova, a causa di inspiegabili gesti di violenza provocati dai dissidenti più facinorosi, i cosiddetti black bloc. Per reprimere i disordini e placare le contestazioni, le forze dell'ordine assaltano durante la notte la scuola Diaz, divenuta il dormitorio di 93 manifestanti, lasciandosi andare in sanguinosi pestaggi di cui nessuno sembra capirne le motivazioni e aprendo la via a una serie di dubbi sull'operato della polizia, in concomitanza con gli abusi perpetrati da alcuni funzionari nei confronti di persone trattenute nella caserma Bolzaneto. Agli episodi, cui seguono dei processi giudiziari, assistono il giornalista Luca Gualtieri (Elio Germano) e il poliziotto Max Flamini (Claudio Santamaria), che ferma il pestaggio definito da lui stesso "macelleria messicana".
Note
Mettendo il silenziatore alle inevitabili polemiche e puntualizzazioni, Vicari ha realizzato un’opera la cui tenuta emotiva e spettacolare è davvero encomiabile Nessuna traccia del pauperismo da volontariato tipico del cinema politico italiano. E, soprattutto, zero riduzione di complessità. Risultato: un robustissimo thriller metropolitano nel quale confluiscono il Castellari di I guerrieri del Bronx, echi del Carpenter di Distretto 13. Le brigate della morte e di 1997. Fuga da New York, tracce di Costa-Gavras e di Petri. Rispetto al cinema politico di una volta, Vicari si muove a tutto campo: ciò che conta è il racconto e non le ricette precotte. Diaz è, a conti fatti, il nostro Fragole e sangue.
C'è un po' di impacciataggine e verbosità nell'economia del racconto. Vicari in ogni caso non risparmia nulla di tutta l'efferatezza disumana che ha avuto luogo quel maledetto 21 luglio 2001, senza cercare di scadere in un disegno vignettistico d'insieme.
Un oltraggio alla democrazia. Una denuncia, su come é strutturato il servizio d'ordine del nostro Paese; che passa per l'arroganza dei responsabili, ma ancor peggio, per la manifestazione "fascistoide" dell'operato, dell'intero comparto di polizia, che spesso é lasciato alla guida di esseri, si pensanti ma con uno scarso senso democratico...
Sono passati vent'anni da quel luglio terribile di Genova. Chi li aveva seguiti anche solo attraverso le cronache della TV non può dimenticare; i giovanissimi che non sanno dovrebbero essere informati, anche attraverso la visione di questo film, di che lacrime e di che sangue grondi la storia italiana di questo millennio.
film di rara intensità nel panorama italiano. Evitando facili cliché buoni/cattivi, punta il dito contro il vero colpevole: l'Italia, cioè noi. Da vedere assolutamente.
Per me un’opera importante, fondamentale e necessaria. Trovo Diaz un film teso e appassionato, privo di ogni possibile deriva retorica. Nelle mani di Vicari la cinepresa diventa uno strumento etico ed estetico di particolare pregnanza penetrativa che dà una rappresentazione lucida e precisa della violenza e della degenerazione dell’animo umano.
Film basato sui fatti del 21luglio 2001. Non basta essere un film doveroso dal punto di vista umano, il film si perde sia sul piano cinematografico sia sullo stesso piano morale, con ricostruzioni faziose e didascaliche.
Quei fatti del G8 di Genova e tutto quello che ne scaturi' all'epoca non m'interesso' per niente e tanto meno questo Film quindi mi puo' interessare in tutta la sua lunga visione.voto.0.
C’è una frase che rimane impressa dopo aver assistito a Diaz e che inevitabilmente tormenta i pensieri: sul finire del film, un cartello ci informa che nessuno degli agenti coinvolti nel pestaggio della scuola e della caserma Bolzaneto è stato sospeso o allontanato dal servizio. Com’è possibile che la sicurezza di una città o di una nazione passi dalle mani di chi è stato capace in una… leggi tutto
Di azzoppate verità, di diritti sospesi, sin stuprati Ore liete della quieta notte depredate del loro candido fine Nubi tetre: dal dolce cullar sbucano vili omuncoli armati Tonfa educativi ed esaltazione a trasfigurarli in belve ferine. Come lupi in branco s’affamano di tenebre e di terrore Là! un altro, è del nero blocco. O forse no. A chi importa? E non fermiamoci, sono… leggi tutto
Premetto fin dall’inizio che qualunque riferimento o istanza politica presente in questa recensione è, per forza di cose, strettamente necessaria all’analisi del film ed estranea a qualsiasi intento “propagandistico”.
Detto questo, penso che “Diaz” sia un film ingiusto e gravemente sbagliato.
Il regista impone il suo stretto e limitato punto di vista,… leggi tutto
Grosseto, 14 dicembre 1922 – Milano, 14 novembre 1971
"Non guardate i film, fateveli raccontare." (parafrasi di una "cit. & sic!" sui libri.)
E va bene, 100 di questi giorni no, m'almeno…
Nel luglio 2001, quando Genova ospitò il G8, si videro in due giorni fatti che nessun democratico avrebbe voluto vedere: un manifestante venne ucciso in piazza Alimonda; alcune zone della città furono messe a ferro e fuoco da uomini mascherati, i cosiddetti Black Block, che nessuno si sognò di contrastare, fermare o anche solo di identificare, lasciando ovviamente…
TRUMP, COSSIGA, THE SHIELD E L’AMERICA OGGI
Sono certo siate tutti al corrente di cosa sta accadendo in questi giorni negli Stati Uniti.
Inevitabile. Tutti i notiziari ne…
Un grande film storico, di denuncia, di impegno civico nel solco della grande tradizione italiana degli anni ’70 (ma anche prima) in quel settore. I fatti realmente accaduti sono descritti con rigore e grande realismo, coniugati alla felicissima, in quanto verosimile, sceneggiatura: per nulla retorica, e priva di ogni eccesso di partigianeria. Il film è soprattutto una denuncia…
Una pagina nera della recente storia d'Italia. A conclusione del G8 di Genova del 2001, immediatamente dopo le devastazioni in città e la triste fine di Carlo Giuliani, molti manifestanti, attivisti e semplici personaggi - italiani e stranieri - interessati all'evento vanno a dormire nella scuola Diaz, ove la polizia fa irruzione e picchia brutalmente gli occupanti, trasportandoli poi in…
Il valore principale di questa pellicola non è quello artistico ( comunque decisamente non disprezzabile ) , ma naturalmente quello documentale , e per questo il mio voto è così alto . Ad ogni modo si vede che il regista Daniele Vicari conosce il mestiere e dirige bene il cast composito di questa pellicola corale , ben recitata dai vari coprotagonisti . Ho notato che ci sono…
Penso che questa lezione deve servire da esempio ,a tutti quelli che vogliono il caos e il disordine,manganellate nella schiena e calci in culo.è ora di smetterla che ognuno fa quello che gli pare e piace. Ma qualcuno dirà, ma cosa c'entrano quelli che si trovavano li e non avevano fatto niente? Giusta osservazione!!ma si sa, se ti trovi in mezzo a una rissa, qualche…
Genova, 21 luglio 2001. Tra le 22 e la mezzanotte avviene un assalto nella scuola Diaz, dove vi erano 93 persone di nazionalità differenti, tra i quali manifestanti contro il G8, ma per lo più gente innocente finita lì quasi per caso. Questo evento ai suoi tempi ebbe una risonanza mica da ridere, ma con il tempo il tutto si è sempre di più avvicinato nel…
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Commenti (10) vedi tutti
C'è un po' di impacciataggine e verbosità nell'economia del racconto. Vicari in ogni caso non risparmia nulla di tutta l'efferatezza disumana che ha avuto luogo quel maledetto 21 luglio 2001, senza cercare di scadere in un disegno vignettistico d'insieme.
commento di Stefano LUn oltraggio alla democrazia. Una denuncia, su come é strutturato il servizio d'ordine del nostro Paese; che passa per l'arroganza dei responsabili, ma ancor peggio, per la manifestazione "fascistoide" dell'operato, dell'intero comparto di polizia, che spesso é lasciato alla guida di esseri, si pensanti ma con uno scarso senso democratico...
commento di ThrillerosoSono passati vent'anni da quel luglio terribile di Genova. Chi li aveva seguiti anche solo attraverso le cronache della TV non può dimenticare; i giovanissimi che non sanno dovrebbero essere informati, anche attraverso la visione di questo film, di che lacrime e di che sangue grondi la storia italiana di questo millennio.
leggi la recensione completa di laulilla«La più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale» ( Amnesty International ) .
leggi la recensione completa di daniele64film di rara intensità nel panorama italiano. Evitando facili cliché buoni/cattivi, punta il dito contro il vero colpevole: l'Italia, cioè noi. Da vedere assolutamente.
commento di andenkoPer me un’opera importante, fondamentale e necessaria. Trovo Diaz un film teso e appassionato, privo di ogni possibile deriva retorica. Nelle mani di Vicari la cinepresa diventa uno strumento etico ed estetico di particolare pregnanza penetrativa che dà una rappresentazione lucida e precisa della violenza e della degenerazione dell’animo umano.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Film basato sui fatti del 21luglio 2001. Non basta essere un film doveroso dal punto di vista umano, il film si perde sia sul piano cinematografico sia sullo stesso piano morale, con ricostruzioni faziose e didascaliche.
leggi la recensione completa di SatanettoReDelCinemaQuei fatti del G8 di Genova e tutto quello che ne scaturi' all'epoca non m'interesso' per niente e tanto meno questo Film quindi mi puo' interessare in tutta la sua lunga visione.voto.0.
commento di chribio1Buon film di denuncia degli abusi commessi a Genova durante il G8.Molto bene gli attori
commento di antonio de curtisla memoria storica collettiva ringrazia! ne avevamo bisogno! bello
commento di shiten