Regia di Mark Andrews, Brenda Chapman, Steve Purcell vedi scheda film
Risulta molto difficile raccontare a parole e restituire anche solo una briciola delle tantissime emozioni provate durante la visione dell’ultimo splendido film targato Pixar. Lasciando da parte lo splendore del pur strabiliante significante digitale e concentrandoci ancora una volta sul significato, Brave e’ prima di tutto meraviglioso racconto, ipnotica fiaba da raccontarsi di fronte ad un fuoco nelle notti d’autunno che non sembrano finire mai. La parabola di crescita, ribellione e consapevolezza che alimenta il film infatti, tiene incollati alla poltrona, regalandoci non solo lacrime e qualche risata, ma anche parecchi brividi, riappropriando così finalmente la fiaba di quegli elementi di sana paura che da sempre la contraddistinguono. Spesso contaminata da veri e propri elementi horror, pensate alla storia di Barbablù o alla versione originale di Cenerentola in cui alla fine dei corvi strappano gli occhi alle sorellastre, la fiaba in Brave assume i connotati della leggenda e del racconto orale, lasciandosi dietro le spalle animaletti canterini e siparietti comici, assumendo cosi ancora una volta quei connotati di parabola universale che dall’alba dell’uomo fanno grande una storia. La crescita di Merida, la straordinaria protagonista tratteggiata talmente bene che quasi si dimentica che si tratta di un personaggio digitale, va di pari passo all’evoluzione, e qui sta il vero colpo di genio, della madre, in un modo talmente naturale, coinvolgente e adulto, da far deflagrare questi due caratteri in un fuoco artificiale di emozioni multicolori. Questo e’ senza dubbio il vero cuore pulsante del film, un rapporto tra madre e figlia tra i piu’ complessi, compiuti e commoventi che siano mai apparsi sullo schermo cinematografico, uno scontro che posa le proprie basi sulla realtà che ognuno di noi conosce e vive e che diventa finalmente incontro, facendoci inumidire gli occhi. Concludendo, Brave (perché aggiungere quel “the” assolutamente inutile nella versione italiana?) ha infine il grandissimo e poco scontato merito di svelarsi lentamente giocando le proprie carte poco per volta, sviando e sorprendendo anche lo spettatore piu’ smaliziato. Dimenticate il divertente trailer, il film sta tutto da un’altra parte. Doti rare e preziose, da ammirare, difendere e da amare in modo incondizionato.
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