Regia di Mark Andrews, Brenda Chapman, Steve Purcell vedi scheda film
La riccia Merida potrebbe essere la prima eroina Pixar a entrare a far parte del merchandising ufficiale (quasi una massoneria) delle Principesse Disney. Speriamo di cuore che non passi i test d’ammissione, perché la scozzese ribelle è fatta di tutt’altra pasta. Il Principe Azzurro non le interessa, convolare a nozze è l’ultimo dei suoi obiettivi. Anzi, quando scopre che la regola per i pretendenti al trono recita «chiunque vinca la competizione può chiedere la mano della Principessa», Merida ha un’idea rivoluzionaria e scandalosa: parteciperà alla gara di tiro con l’arco, la vincerà e chiederà la sua stessa mano. Come a dire: mi basto da sola, grazie. Una dichiarazione d’indipendenza ed emancipazione che spazza via decenni di svenevoli figlie di Re, devote a monocordi eredi al trono e impegnate a diventare perfetti angeli del focolare. Una testa matta, Merida, sia per l’incredibile massa di boccoli fulvi che la ricopre (la cui animazione, stupefacente, ha richiesto alla Pixar buona parte dei sei anni di lavorazione del film), sia per le idee che ci frullano dentro. Non tutte geniali: perché?se vincere la propria mano non basta a persuadere la madre cocciutamente tradizionalista, la giovane battagliera decide di chiedere aiuto agli incantesimi di una fattucchiera, ed è lì che cominciano i guai... È paradossale che Ribelle. The Brave 3D, abitato da uno dei personaggi, sulla carta, più anticonvenzionali del cinema d’animazione recente, finisca per essere uno dei più convenionali Pixar di sempre. Oltre l’eccellenza per quanto riguarda l’aspetto grafico, il 13esimo lungometraggio dei geni della lampadina manca di quell’inconfondibile Pixar Touch cui siamo abituati da quasi 20 anni: narrativamente solido e ben costruito, intelligente nel delineare il complesso rapporto di aspettative reciproche che lega madre e figlia, l’opera si abbandona presto ai tradizionali binari disneyani fra lacrima e risata (a causa dell’imprevista svolta nella trama, si replica in parte il buddy movie di Le follie dell’imperatore), risolvendosi in un’avventura meno frizzante delle premesse. Complice forse il cambio di timone dell’operazione (la regista Brenda Chapman ha abbandonato la Pixar per divergenze creative ed è stata rimpiazzata da Mark Andrews in corso d’opera), Ribelle. The Brave 3D ha un carattere molto più mite e docile della sua protagonista.
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