Regia di Mark Andrews, Brenda Chapman, Steve Purcell vedi scheda film
Solo discreto. Magari son io ad aver esagerato nelle aspettative, chissà, però rimane comunque il fatto che, a mio parere, questo film d'animazione manifesta ampi margini di possibile miglioramento. Credo, infatti, che la Pixar ci abbia abituati nel corso degli anni a ben alt(r)i standard di qualità, qui purtroppo disattesi. Sono anzitutto la trama e i personaggi a non essere pienamente soddisfacenti.
L'intreccio vive di una sapiente costruzione esclusivamente al femminile del rapporto madre-figlia, con conseguente rappresentazione caricaturale del mondo maschile. Ma questa impostazione non potrà servire da giustificazione: non è quella la ragione per la quale il coinvolgimento stenta a decollare. Sono infatti tanti i Classici a forti tinte rosa in grado comunque di strizzare l'occhio all'altra metà del cielo. E questo, a onor del vero, non è da meno. No, a contribuire alla delusione è soltanto l'aver affogato nel banale e nell'infantile tutto il resto che ruota attorno alle due figure centrali, appunto la regina Elinor e la figlia Merida. Un vero peccato che esse siano le uniche memorabili, insieme a quella macchietta della strega. Manca un sincero cuore pulsante.
Ineccepibili invece sia la resa grafica sia la colonna sonora. I paesaggi vivono un'esplosione di colori, sono di una bellezza ammaliante. Le musiche collimano con il fascino delle immagini e addirittura ne decantano il fulgore con energia e vigore, avvolgendo lo spettatore di un'atmosfera incantevole, da fiaba. Da ascoltare e riascoltare. Imponente suggestione sonora a firma Patrick Doyle.
Merida, abile arciera, è l'impetuosa figlia di Re Fergus e della Regina Elinor. Determinata a farsi strada nella vita, la ragazza chiede aiuto a un'eccentrica vecchia Strega, che le concede di esaudire un unico desiderio. Il "dono", però, si rivelerà fatale. Merida dovrà allora fare ricorso a tutto il suo coraggio e alle sue risorse per sconfiggere la terribile maledizione.
Quando Patrick Doyle è assai ispirato, come stavolta, si conferma un vero fiume in piena, che travolge cuore e mente in un turbine di emozioni. Il fallimento è scongiurato soprattutto grazie al suo contributo.
La ricchezza di contenuti in nuce, da dischiudere in una trama più arguta e personaggi di contorno meno frivoli.
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