Omar è un giovane pakistano a cui lo zio affida la gestione di una lavanderia abbandonata nella periferia londinese. Omar la rimette in sesto aiutato da Johnny (Daniel Day Lewis), un giovane sbandato a cui lo lega una relazione omosessuale. Integrazione razziale, omosessualità, traffico di droga: argomenti scottanti che Frears affronta con approccio realistico, quasi documentario, ma anche con un senso dello humour capace di ammorbidire il quadro davvero desolato della società inglese che ne esce. Realizzato a 16 mm per la Tv, è uno dei migliori risultati del cinema inglese anni Ottanta.
Il film che ci voleva. Preveggente e maleducato, ironico e faticoso come la vita. C'è tutto: gli scontri etnici, l'ansia di riscatto, l'oppressione neoliberista, la sessualità complicata, l'irriverenza e un filo di seducente malinconia.
Una famiglia di pachistani a Londra, business, conflitti etnici, etica, criminalità e un amore omosessuale. Un po'acerbo ma intelligente, senza enfasi ne retorica ben interpretato e divertente.
Commedia ambiziosa dal punto di vista contenutistico, in cui Frears riesce ad inquadrare uno spaccato sociale complesso con stile asciutto e molto senso dell'umorismo. 7 1/2
Il titolo vuol dire "La mia bellissima lavanderia", ma il film non ha la sola prospettiva del protagonista, Omar, pakistano figlio di un immigrato in Inghilterra che si fa affidare dallo zio arricchito e non proprio cittadino-modello una lavanderia a gettoni. Il punto di vista che Stephen Frears utilizza nel film che lo consacrò come "autore" cinematografico britannico (ancora… leggi tutto
Dapprima sembra una storia di iniziazione criminale: in una famiglia di pakistani immigrati in Inghilterra un giovanotto viene preso in cura dallo zio e dal suo braccio destro, implicati in traffici loschi, e riceve l’incarico di gestire una malmessa lavanderia automatica. Poi il ragazzo prende come socio un teppistello, con cui ai tempi della scuola aveva intrecciato una relazione, e da lì… leggi tutto
[Tre flussi di coscienza dettati da un letto d'ospedale.]
--------------------------------------
January 10, 2023.
This Morning I Looked Out the Window.
Since I became a vegetable I have never been so…
Un film dolceamaro sulla difficoltà di integrarsi nella società inglese, sull'arrivismo indiscriminato che la contraddistingue e che contagia chiunque ci viva e sullo squallore morale che la affligge. In ciò il film non manca di intelligenza, riesce a mandare un messaggio e centra in parte l'obiettivo. Tuttavia il film manca un po' di impatto drammatico, di tensione emotiva…
Un pomeriggio del 1985, al cinema Eliseo di Milano. In cartellone un titolo bislacco, My beautiful laundrette, intraducibile in italiano se non a costo d'imbarazzanti associazioni: "La mia bella lavanderia". La trama: l'anglo-pachistano Omar (Gordon Warnecke) è spinto dal padre, intellettuale socialista alcolizzato (Roshan Seth, il Nehru di Gandhi e Haroon de Il Budda delle…
Omar è un giovane di famiglia pakistana, che vive col papà che accudisce visto che è ormai un’alcolista.
Quando lo zio gli offre un lavoro nel suo garage, Omar entra subito nell’ottica capitalista di fare i soldi, e chiede allo zio la gestione di una sua lavanderia. Grazie all’aiuto di Johnny, che viene dalla classe proletaria londinese e col quale inizia…
Il titolo vuol dire "La mia bellissima lavanderia", ma il film non ha la sola prospettiva del protagonista, Omar, pakistano figlio di un immigrato in Inghilterra che si fa affidare dallo zio arricchito e non proprio cittadino-modello una lavanderia a gettoni. Il punto di vista che Stephen Frears utilizza nel film che lo consacrò come "autore" cinematografico britannico (ancora…
Pellicole che parlano di scontri tra pakistani e inglesi di madre patria ne sono gia' stati fatti,ma questa come dice la scheda del film c'e' anche la omosessualita' conclamata dei due protagonisti,la violenza di bande teppistiche e uno sfondo sociale di stampo proletario.Si vede...e' bello....e' piacevole...ma non e' certo un capolavoro.
Mi sarei aspettata di trovare una taglist su questo tema, ma vedo che non è così. E allora, visto che casualmente nei giorni scorsi ho visto alcuni film che calzano a pennello, ho pensato di creare una…
Penso che tutti gli amanti del cinema, come di qualsiasi altra forma d'arte, sono attratti e affascinati dall’idea di esaminare la condizione umana (nelle sue virtù, nelle sue capacità, nella sua intelligenza,…
Avevo visto questo film alla sua uscita al cinema in Italia, Fears non era ancora famoso..mi è piaciuto rivederlo adesso e forse l'ho apprezzato ancora di più. Una bella critica alla società inglese degli anni 80.Ho comprato il dvd su Amazon, che per quanto riguarda il lato tecnico è una vera delusione bassa risoluzione video, audio mono niente sottotitoli ed extra.
Una delle prime commedia multietniche viste al cinema porta la firma di Stephen Frears, all'epoca cineasta indipendente britannico, che con My beautiful laundrette firmò anche uno dei suo primi successi commerciali, insperato e casuale, dovuto più al suo antithatcherismo che ai meriti effettivi.
La vicenda è ambientata nella periferia londinese, dove il pakistano Omar (Warnecke), che ha un…
Dapprima sembra una storia di iniziazione criminale: in una famiglia di pakistani immigrati in Inghilterra un giovanotto viene preso in cura dallo zio e dal suo braccio destro, implicati in traffici loschi, e riceve l’incarico di gestire una malmessa lavanderia automatica. Poi il ragazzo prende come socio un teppistello, con cui ai tempi della scuola aveva intrecciato una relazione, e da lì…
Lolite e nonite; relazioni tra individui di razze diverse in nazioni e periodi dove la cosa dava scandalo; matrimoni impossibili tra persone di diversa religione o di diverso censo; storie di omosessualità in…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (5) vedi tutti
Nel complesso funziona.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiIl film che ci voleva. Preveggente e maleducato, ironico e faticoso come la vita. C'è tutto: gli scontri etnici, l'ansia di riscatto, l'oppressione neoliberista, la sessualità complicata, l'irriverenza e un filo di seducente malinconia.
leggi la recensione completa di FlorauroUna famiglia di pachistani a Londra, business, conflitti etnici, etica, criminalità e un amore omosessuale. Un po'acerbo ma intelligente, senza enfasi ne retorica ben interpretato e divertente.
commento di michelVoto 6. [13.02.2011]
commento di PPCommedia ambiziosa dal punto di vista contenutistico, in cui Frears riesce ad inquadrare uno spaccato sociale complesso con stile asciutto e molto senso dell'umorismo. 7 1/2
commento di kotrab