Trama
Per assistere alle nozze del figlio Patrick con la giovane Astrid, l'imprenditore ortofrutticolo danese Philip (Pierce Brosnan) arriva a Sorrento, dove si trova una sua villa immersa in un enorme limoneto. L'organizzazione del matrimonio, che fa tribolare la giovane coppia scatenando una serie di dubbi sul legame, gli permette di riavvicinarsi al figlio, con cui i rapporti sono logori da quando, in seguito alla morte della moglie, Philip si è dedicato anima e corpo al lavoro trascurando affetti e vita privata. Il soggiorno campano, inoltre, fa sì che riscopra anche le piccole gioie quotidiane, grazie all'incontro con Ida, la futura consuocera, una parrucchiera danese che non ha mai perso l'entusiasmo nonostante il cancro al seno che l'ha colpita e la rottura dal marito fedifrago dopo 25 anni di nozze.
Approfondimento
LOVE IS ALL YOU NEED: IL RITORNO ALLA COMMEDIA DI SUSANNE BIER
Dopo un serie di drammi intensi, la regista Susanne Bier con Love Is All You Need torna a girare una commedia e la ambienta nella soleggiata cittadina di Sorrento (terra in cui la regista è solita ritirarsi nei momenti in cui deve pensare a una nuova sceneggiatura), scegliendo come protagonisti Pierce Brosnan e Trine Dyrholm. Lo spunto per la storia è abbastanza semplice: durante un fine settimana in cui si celebra un matrimonio a Sorrento, una serie di personaggi fanno i conti con l'amore.
Sullo sfondo di giornate luminose, limoneti e tramonti in riva al mare, la Bier realizza la prima commedia dai tempi in cui nel 1999 Den eneste ene rompeva una serie di record al botteghino danese. Da allora, la fama internazionale della Bier si è accresciuta grazie a opere molto drammatiche incentrate attorno ai dilemmi morali, a partire da Open Hearts - film in piena tradizione Dogma - fino ad arrivare alla nomination all'Oscar per Dopo il matrimonio e a conquistare l'ambita statuetta con In un mondo migliore. Come ci si aspetterebbe da una regista i cui film sono sempre stati dei colpi sotto la cintura, Love Is All You Need non è la classica commedia romantica con piatti personaggi bidimensionali. Susanne Bier e il suo co-sceneggiatore Anders Thomas Jensen costruiscono infatti tutto il loro lavoro intorno a personaggi autentici come quelli di Ida, una donna raggiante e ottimista nel superare un cancro e un marito donnaiolo, e Philip, un uomo d'affari britannico che non è mai stato in grado di riprendersi dalla morte della moglie avvenuta anni prima in una tragica circostanza. Dopo un prologo iniziale a Copenaghen, la maggior parte dell'azione si svolge nella proprietà di Philip a Sorrento dove suo figlio sta per sposare la figlia di Ida e dove le dinamiche familiari, spesso ciniche e opportunistiche, tendono a disvelarsi nella loro tragicomicità.
SOLARITÀ E AMORE CONTRO IL CANCRO
Partendo dal presupposto che la commedia romantica si basa soprattutto sul modo in cui i due protagonisti si mettono insieme, la Bier ha costruito Love Is All You Need con situazioni che di per sé sarebbero drammatiche. La protagonista Ida, ad esempio, è una donna molto triste e sola che viene riportata ad uno stato di gioia. La scrittura però appesantisce la sua situazione ma preferisce renderla emotivamente coinvolgente in modo da avere un personaggio per il quale si prova un certo dispiacere ma che è dotato di fascino e imprevedibilità. Per il personaggio di Ida, Susanne Bier ha tratto ispirazione dal carattere di sua madre, una donna che nonostante abbia avuto il cancro è sempre riuscita a vedere il lato positivo delle cose, e ha scelto come interprete Trine Dyrholm, a cui aveva affidato una delle parti più drammatiche di In un mondo migliore.Per l'attrice è stato alquanto difficile calarsi nel personaggio e cercare in primo luogo la chiave giusta per mantenerne la solarità senza irritare il pubblico o dare l'impressione che Ida sia stupida. Ad Ida fa da contraltare il personaggio di Philip, per cui è stato chiamato l'attore Pierce Brosnan. La Bier ha voluto che Philip fosse uno straniero che vive in Danimarca per accentuare ulteriormente il suo isolamento, rendendolo quasi alienato. La stessa sensazione di alienazione che ha avuto Pierce Brosnan a recitare lontano dal suo mondo abituale e circondato da attori e troupe per lo più danesi.
Inserire in Love Is All You Need una malattia terribile come il cancro poteva danneggiare la solarità del personaggio di Ida ma la regista ha voluto rappresentarne un quadro differente dal solito. Nonostante per Ida sia fonte parziale di dolore, il cancro non diventa mai elemento di disturbo o di ostacolo ma viene trattato al pari di ogni altro elemento o casualità della storia.
PERSONAGGI REALI MA FUORI DAL NORMALE
Love Is All You Need si apre come tutte le commedie romantiche con i due personaggi principali che iniziano un freddo e distante rapporto nel momento in cui Ida, in un attimo di sconforto e rabbia, tampona casualmente l'auto di Philip all'aeroporto di Copenaghen. I due non si erano mai conosciuti prima ma il weekend che li attende a Sorrento favorirà la nascita di un legame pulito e non dettato dalle contingenze. Attorno a loro due, gravitano diversi personaggi di supporto, ognuno con una propria funzione specifica di disturbo. Paprika Steen interpreta la cognata al vetriolo di Philip, da sempre determinata a conquistarlo e a metterlo in trappola. Kim Bodnia è Leif, l'ottuso marito di Ida non curante del loro matrimonio e del male che l'ha colpita fino al momento in cui non realizza quello che sta per perdere definitivamente. Christiane Schaumburg-Müller è Tilde, la svampita amante sexy di Leif che, oltre a rovinare la famiglia di Ida, mette bocca su ogni cosa provocando più danni che altro. Nonostante siano tre archetipi della cinematografia, i tre personaggi sono rappresentati con un estremo realismo che ricorda volutamente quello delle commedie sentimentali di Richard Curtis (Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill).
Mentre Ida e Philip scoprono un amore non scontato, i loro figli invece vanno incontro a una presa di coscienza che genera un piccolo cataclisma. Interpretati da Molly Blixt Egelind e Sebastian Jessen, Astrid e Patrick scopriranno infatti come la natura del loro amore sia insidiosa e nasconda invece qualcosa che il personaggio del giovane cameriere interpretato dall'italiano Ciro Petrone (Gomorra) porta alla luce.
Note
Dopo un serie di drammi intensi, la regista danese Susanne Bier torna a girare una commedia (romantica ma non scontata) e la ambienta nella soleggiata cittadina di Sorrento. Ma questo viaggio in Italia pretende di sciogliere la neve nel cuore stipandolo in un microonde col timer innescato ed anche gli attimi di gratuita brutalità familiare, quelli cui ci ha abituati, inseriti nella cornice favolistico/vacanziera sembrano solo attacchi di bipolarismo registico.
Trailer
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Commenti (5) vedi tutti
Dal cinema danese e da una regista stimata - anche troppo - come Susan Bier, ci si aspetterebbe un film meno banale.
leggi la recensione completa di laulillaUn buon film drammatico girato a Sorrento.
leggi la recensione completa di eziouna commedia romantica con tante sorprese , ritmo è lento ma non noioso, regia e sceneggiature ok, per una serata rilassante. voto 6,5
commento di nicelady55Solito film stracciamutande di Susanne Bier, con quella sua macchina fastidiosamente traballante, sempre e comunque. Eh basta! Altro non voglio dire, inutile perdere altro tempo.
commento di BobtheHeatIl bisogno d'amore può creare miraggi ma l'amore vero non si lascia abbagliare, è cieco.
commento di michel