Pietro e Alessandro, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, hanno undici e tredici anni e vivono in una casa sperduta tra le valli degli Appennini, insieme ai genitori. Abituati a comportarsi come animali liberi e selvaggi, sono costretti ad assumersi le prime responsabilità quando, in seguito all’improvvisa morte della giovane madre, il padre regala loro due puledri, che crescono con i consigli di un vecchio allevatore della zona, pronto a impartir loro i rudimenti del mestiere. Ma, non appena divenuti adulti, dovranno confrontarsi con i loro sogni che li porteranno a separarsi quando Alessandro vorrà trasferirsi in città mentre Pietro vorrà rimanere sul posto per vivere con l’amata Veronica.
Note
Dal racconto omonimo di Pietro Grossi, contenuto nel suo fulminante libro Pugni (Sellerio), il regista esordiente Michele Rho e lo sceneggiatore Francesco Ghiaccio traggono un film anomalo nel panorama medio del cinema italiano contemporaneo, ma legato a una tradizione precisa di quello classico, che parla la stessa lingua visiva aspra del Pietro Germi “siculo” e del Giuseppe De Santis di Uomini e lupi. Cavalli è un western mascherato con tanto di imboscate, botte nel saloon, schioppettate tra buoni e cattivi. Michele Rho, che gira tra la Val D’Elsa e il Gran Sasso, ha un’idea di cinema avventurosa e la sua è una bella opera prima.
metto 3,5 stelle, un po' largo per bilanciare alcuni recensioni da 1 stella assolutamente immeritate. Ci sono alcune scelte discutibili e forzate ma comunque è un film che mi è piaciuto nel complesso, da premiare comunque l'originalita
Coraggioso, ma manca un po' lo sviluppo lineare della storia, che procede un po' a salti.
Comunque godibile, fosse solo per il senso di libertà che danno i paesaggi.
Cavalli, e ... pugni.
Addomesticare i figli, domare i cavalli.
Prima, i due fratelli vedono dalla finestra i due cavalli portati per le briglie dal padre, poi, dalla stessa finestra il padre vede i due fratelli a cavallo degli stessi tornare : e "dalla finestra" è una delle cose più western che ci sia.
La citazione iniziale da Cormac McCarthy ( " l'ordine… leggi tutto
Il western italiano proprio ci mancava: non “all'italiana”, ovvero lo “spaghetti western”, grazie al quale l'Italia più di ogni altro Paese ha rinverdito i fasti di un genere amato ma forse un po' in declino a metà anni '60.
Cavalli sfida il genere proponendoci un western di ambientazione “appenninica”, tra le amene pendenze della Val… leggi tutto
Un film non fa mai tanto desiderare la letteratura come quando la strapazza, la consuma, la sfrutta sfibrandone l’essenza. Rarefazione e minimalismo sono un gioco per registi navigati, quelli che sono in grado di utilizzare la povertà del testo cinematografico per creare alvei di indeterminatezza, in cui le suggestioni sono libere di circolare, dando vita alle atmosfere, evocando le… leggi tutto
Non conosco il libro, leggo si chiama Pugni, e sono pugni, frutto di sentimenti forti e primitivi, sentimenti che rispecchiano la natura aspra ed imponente che riempie e fa respirare il film. Il film ha alcuni difetti ed alcune situazioni troppo da mulino bianco, in altri casi invece sono pugni, entrambi gli estremi leggermente forzati, ma nel complesso si fa perdonare, in alcuni momenti…
Sgombriamo il campo dagli equivoci. Qui non si parla del film di Carpenter con Jeff Bridges, nè di qualche western con protagonista un "marshal", ossia "l'uomo con la stella", lo sceriffo. Qui si parla di uomini…
Il western italiano proprio ci mancava: non “all'italiana”, ovvero lo “spaghetti western”, grazie al quale l'Italia più di ogni altro Paese ha rinverdito i fasti di un genere amato ma forse un po' in declino a metà anni '60.
Cavalli sfida il genere proponendoci un western di ambientazione “appenninica”, tra le amene pendenze della Val…
E' specie western apenninico, quindi decisamente originale quanto all'ambientazione. Per il resto, è un film ruvido, e rappresenta una realtà piuttosto cruda e inospitale, con solo pochi sprazzi di umanità e di calore. La società che viene rappresentata è segnata dalla violenza, dall'invidia, dalla vendetta, ed è in generale piuttosto ostile. Le isole di…
nonostante mi mancassero i primi dieci minuti di film(o forse proprio per questo, ma ne dubito)è stato sfiancante arrivare alla fine di questo film, dalla fotografia molto bella che ha saputo ritrarre i protagonisti della pellicola che valga la pena di essere ricordati... i paesaggi. era da tempo che non assistevo ad una tale incapacità di dirigere gli attori e una pessima risposta…
Tratto da un racconto di Pietro Grossi contenuto in un'opera intitolata Pugni, il film d'esordio di Michele Rho ritrae, nell'Appennino di fine ottocento (ma la ricostruzione cronologica è a dir poco ellittica), la traiettoria esistenziale di due fratelli - Vinicio Marchioni e Michele Alhaique - legatissimi tra loro, rimasti orfani di madre fin da piccoli e cresciuti da un padre rigido e…
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Commenti (2) vedi tutti
metto 3,5 stelle, un po' largo per bilanciare alcuni recensioni da 1 stella assolutamente immeritate. Ci sono alcune scelte discutibili e forzate ma comunque è un film che mi è piaciuto nel complesso, da premiare comunque l'originalita
leggi la recensione completa di carromitCoraggioso, ma manca un po' lo sviluppo lineare della storia, che procede un po' a salti. Comunque godibile, fosse solo per il senso di libertà che danno i paesaggi.
commento di slim spaccabecco