Regia di Stefano Sollima vedi scheda film
"ACAB - All Cops Are Bastards" diretto nel 2012 da Stefano Sollima,
devo dire che mi ha lasciato perplesso.
La storia si svolge a Roma, e racconta che Cobra, Negro e
Mazinga sono celerini, agenti della Sezione Mobile, è sono
perennemente per la strada e bersaglio continuo dei protagonisti
di numerosi episodi di guerriglia urbana, dagli scontri del G8 di
Genova ai continui e sanguinosi scontri fuori dagli stadi, i tre sono
costretti anche a guardarsi dalla diffidenza dei colleghi della polizia,
non sempre favorevoli ai loro metodi spesso violenti e carichi d’odio,
e a confrontarsi con una vita privata fortemente compromessa.
Il Film è una produzione Italo-Francese, ed è tratto dall'omonimo
libro di Carlo Bonini, è rappresenta l'esordio al Lungometraggio
di un figlio d'arte come Stefano Sollima, figlio del mitico
regista e sceneggiatore Sergio.
Comincio con il dire che non ho letto il romanzo,
e allora questa è una valutazione su quello che ho visto,
poi certo dopo la visione, ho curiosità di leggerlo perché
a mio parere la rappresentazione Cinematografica,
mi da la sensazione che non ha proprio descritto
quello del Romanzo, ma è un mio modo di vedere,
che posso sbagliare.
Comunque il Film parte come un razzo, per il modo
potente che comincia, e capisci che parla di un gruppetto
di poliziotti che si difendono tra loro, anche se hanno torto,
come se fosse una famiglia, un alleanza, e tra di loro ne
hanno e le fanno di tutti i colori.
Però è un illusione per come comincia,
perché narra queste storie di poliziotti duri e puri,
che hanno problemi di ogni genere e di famiglia
diversi, e ti portano dentro un loro mondo
dove vedono tutto nero, e tutti sono arrabbiati.
Nel complesso non c'è un personaggio positivo,
hanno tutti qualcosa che non va, e sono sempre
nervosi e violenti.
Praticamente sono coinvolti ai fatti successi all'epoca
e pure prima, dei fatti d'Italia, come la Diaz,
la morte di Raciti e di Sandri, ed altri ancora,
mischiati con i fatti familiari, e mette tanta carne
al fuoco, senza approfondire nessuno.
Comunque rimani interdetto per ben più di
un ora, non sapendo come analizzare i fatti
che succedono, dove escono rabbia e violenza,
e dove non va niente bene in Italia, e raffigura
un quadro nero, su tutti i fronti.
Poi proprio per queste cose non sono visti bene
dal Film, ma non solo loro, anche tutto il resto,
compresi i politici e i cittadini.
Questa storia mi ha dato fastidio perché non bastano
i TG in tv per vedere il negativo in Italia, anche questo
fa vedere tutto il nero, senza qualche speranza e nessun
messaggio positivo nel nostro bel paese, ma poi anche
il nervosismo che ti trasmette, e già lo vedo nella
vita reale, certo magari vuole raffigurare una realtà
che esiste, però è insopportabile questa cosa perché
estrema.
Il regista ci fa vedere il tutto nell'ottica del poliziotto,
e ci fa vedere tutto negativo, e per molti tratti l'ho
trovato reazionario, e poi non va da nessuna parte,
con continua violenze e guerriglie urbane.
A mio parere però il Film ha due cose positive,
come l'aspetto tecnico perché a livello estetico
è molto curato, e la direzione degli Attori dove
spiccano perché sono molto in forma e in stato
di grazia Pierfrancesco Favino nel ruolo di Cobra
e Marco Giallini, in quello di Mazinga.
Nel Cast figurano anche:
Filippo Nigro-Domenico Diele-Andrea Sartoretti-
Roberta Spagnuolo- Eugenio Mastrandrea-Eradis Josende Oberto-
Livio Beshir-Giorgio Marchesi-Josafat Vagni-
Gabriele Mira Rossi-Geo Fiodor Passeo
e Francesco Prando.
Invece nel reparto tecnico segnalerei la Fotografia
di Paolo Carnera e le scenografie di Paola Comencini.
In conclusione un Film che ti fa rimanere interdetto,
che non sai come definirlo per la violenza,
il pessimismo e la negatività che ti trasmette,
che mette insieme, con una messa in scena rigorosa,
vari episodi sulla quotidianità del poliziotto e altri
della nostra storia Italiana, però da fastidio
questa atmosfera che ho detto inizialmente,
senza poi non chiudere il cerchio per alcune
situazioni, e allora non convince del tutto,
poi devo dire che è troppo arrabbiato e
vede tutto nero, senza una speranza,
mi auguro che il regista dopo realizza di meglio,
perché comunque di talento.
Il mio voto: 4.
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