Regia di Stefano Sollima vedi scheda film
Le vicende di un gruppo di agenti della Celere, tra violenza, rabbia, frustrazioni e difficili rapporti familiari. Tratto dall'omonimo romanzo/reportage del giornalista Carlo Bonini, "Acab" rappresenta la consacrazione su grande schermo di Stefano Sollima, già apprezzato regista della serie tv ispirata al "Romanzo Criminale" di Giancarlo De Cataldo. La pellicola è interessante, molto ben confezionata e decisamente bella da un punto di vista strettamente visivo, nonché caratterizzata da uno strepitoso cast (Favino, Giallini, Nigro, Diele... tutti bravissimi) e da una magnifica e grintosa colonna sonora. Purtroppo il film di Sollima è anche appesantito da troppi didascalismi, da troppi tentativi di (invero confusa) analisi socio-politica, di troppi insistiti richiami all'episodio del cosiddetto assalto alla caserma Diaz, durante il G8 di Genova del 2001: alla fine, odiati sia da sinistra che da destra, frustrati da uno stato indifferente alle loro necessità e che li utilizza a scopi di repressione sociale, affratellati solo dallo spirito cameratesco di corpo, gli agenti dei Reparti Mobili della Polizia dello Stato raccontati in "Acab" restano un insondabile mistero. Tre stelle.
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