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Ciliegine

Regia di Laura Morante vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Ciliegine

di hallorann
6 stelle

L’esordio assoluto di Laura Morante risale ad un Amleto di Carmelo Bene, filmato in b/n per la Tv. Poi i fratelli Bertolucci la tengono a battesimo al cinema con OGGETTI SMARRITI e LA TRAGEDIA DI UN UOMO RIDICOLO. Il suo corpo da cigno, il seno generoso, gli occhi neri magnetici, il sorriso timido. Nanni Moretti in SOGNI D’ORO e BIANCA la consegna all’immaginario cinematografico con due ruoli indimenticabili. Lavora anche in Francia, ma nel ’90 è Vittoria nel triangolo amoroso e teatrale di TURNE’, piccolo cult di Salvatores. Nel ’96 nella stupenda commedia di Virzì FERIE D’AGOSTO. Poliedrica e versatile, alterna ruoli forti e passionali ad altri remissivi e minimali. Sexy e provocatoria nel mediocre LO SGUARDO DELL’ALTRO di VicenteAranda. Lascia il segno ne LA STANZA DEL FIGLIO di Moretti nell’elaborazione di un lutto familiare, pasionaria invece nel sottostimato DANZA DI SANGUE di John Malkovich. Con Gabriele Muccino in RICORDATI DI ME inaugura una serie di personaggi nevrotici e isterici, decisamente sopra le righe. Come nel poco riuscito L’AMORE E’ ETERNO FINCHE’ DURA di Carlo Verdone. Due belle prove le offre per Pupi Avati negli opposti IL NASCONDIGLIO e IL FIGLIO PIU’ PICCOLO.

E arriviamo all’esordio alla regia di CILIEGINE nel 2012. Una commedia coprodotta in Francia e molto francese nello stile, nelle tonalità e nello humour. Scritta con l’ex marito regista Daniele Costantini, il film gira attorno ai tormenti sentimentali di Amanda, afflitta da androfobia come la definisce il marito psicanalista della sua migliore amica. Con Hubert non va, un lungo tira e molla viene sovvertito dal veglione di Capodanno in cui incontra Antoine. Equivoci e piccoli colpi di scena inquietano e cambiano l’approccio di Amanda verso gli uomini. Forse.

CILIEGINE è una commedia carina e piacevole, da vedere durante le festività natalizie, magari sotto le coperte con le luci intermittenti dell’albero vicino. Risibili illusioni sentimentali, psicoanalisi ludica e terapie avventurose sono alla base della storia incarnata dalla scrittrice Amanda e dal misterioso Antoine. La Morante attrice accentua il carattere solingo e ipercritico del suo personaggio, sa sciogliersi e indurirsi a dovere. La Morante regista è lieve, leggera come le vecchie commedie di Luciano Emmer con un tocco del CUORI girato con Alain Resnais. Pascal Elbè convince come tutto il cast d’oltralpe. Cameo spiritoso di Ennio Fantastichini nei panni dell’arabo Faysal. Le musiche un po’ felliniane di Nicola Piovani sono decisive nel dare tono e atmosfera al film.

 

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