Regia di Laura Morante vedi scheda film
L'esordio di Laura Morante come regista (e qui anche sceneggiatrice, insieme a Daniele Costantini, nonchè impegnata come protagonista) arriva quando l'attrice ha ormai passato e non da poco i cinquanta, ma è un debutto che non la trova impreparata - è una pellicola tecnicamente/esteticamente modesta, ma riuscita entro i suoi limiti -, nè tantomeno sfiorita o disarmata a livello dei contenuti. Perchè, pur trattandosi di una dolciastra pochade (mai termine potrebbe essere più adatto, data l'ambientazione e la produzione francese), nella sostanza Ciliegine va a toccare - con infinito garbo - anche una tematica spinosa come l'amicizia fra omo ed eterosessuali. Troppo garbo, forse: ecco la pecca principale di questo lavoro, delicato quanto basta per non sembrare facilone o approssimativo, ma anche tanto da rasentare il fotoromanzesco. Perchè il personaggio centrale, quello appunto nei cui panni si trova la Morante, è quello di una donna emancipata (ma non troppo: ha pur sempre bisogno di un uomo al suo fianco), indipendente (ma non troppo: chiede continuamente consigli all'amica fidata), moderna (ma non troppo: crede ancora che la sessualità viaggi in compartimenti stagni), eppure fondamentalmente persa nell'eterno sogno/illusione del Principe azzurro, dell'amore perfetto. Benissimo per un soggetto cinematografico di evasione a sfondo sentimentale, ma a questo punto si permettano le critiche sul piano della consistenza della materia narrativa. Cast pressochè completamente d'oltralpe (Pascal Elbè, Isabelle Carrè, Samir Guesmi; ma anche un ruolo laterale per Ennio Fantastichini), musiche di (nientemeno che) Nicola Piovani, fotografia di (idem) Maurizio Calvesi, sempre ricordandoci che una bella e buona confezione non rende migliore il contenuto. I tempi nel 2012 sono duri per tutti, ma chissà che la Morante non prosegua la sua carriera registica con un pizzico di coraggio in più. 4,5/10.
Amanda, non più giovanissima, non riesce a trovare l'uomo che fa per lei. Dopo aver rotto con Bertrand, trova conforto e amicizia in Antoine, presentatole come gay. Ma è tutto un equivoco.
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