Regia di Aleksandr Buravsky vedi scheda film
Film di guerra non eccezionale ma comunque particolare. Racconta la storia di due donne durante l'assedio dell'allora Leningrado da parte delle truppe tedesche, la prima una giornalista inglese impossibilitata inizialmente a tornare a Mosca, la seconda una giovane poliziotta. La giornalista si trova ospite della poliziotta e di altre donne e bambini in un condominio della città, e condivide con la cittadinanza i dolori e le estreme difficoltà quotidiane per la sopravvivenza. I pericoli per lei non vengono solo dai combattimenti e dai morsi della fame, ma anche dall'essere stata riconosciuta quale figlia di un generale controrivoluzionario precedentemente riparata in Inghilterra. Il film, nonostante alcune imprecisioni storiche, dà uno spaccato delle dure condizioni di vita degli abitanti della città assediata. Il film racconta del razionamento ed i litigi per il cibo, il mercato nero, l'estremo valore che acquisisce il cibo, la debolezza e la follia di molti cittadini, alcuni dei quali giungono a compiere atti di cannibalismo; allo stesso tempo esalta la tempra ed il coraggio di molti leningradesi, eroi umili e silenziosi di una battaglia combattuta nell'intimità delle proprie case. Il film racconta altresì il rapporto di amicizia e cameratismo che s'instaura tra le due donne protagoniste, diverse per origine, estrazione sociale, competenze, ma accomunate nella lotta per la sopravvivenza; nonchè la caccia alla giornalista da parte della polizia politica sovietica, elemento questo che ritengo non aggiunga nulla al valore del film, che è da ricercarsi nella descrizione degli effetti di un attacco "anomalo", ma altrettanto spietato da parte delle truppe di Hitler, i generali delle quali deliberatamente hanno affamato una metropoli. Recitazioni nella media. Come altri film russi che mi è capitato di vedere, anche in questo ci sono diverse scene d'effetto - la stufa che ingoia pezzi degli scacchi; le allucinazioni - ma è assente la forte retorica patriottica che imperversa in molto cinema sovietico sulla Seconda Guerra Mondiale.
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