Regia di Aleksandr Buravsky vedi scheda film
Bene, iniziamo subito...
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In Russia sotto ad una nevicata gli ufficiali tedeschi girano in automobile di lusso con la cappotta aperta e riempiendo di neve l'abitacolo ? !
E il dialogo immediatamente dopo l'arresto del veicolo è conseguente all'assurdità della scena:
Il giovane pilota: "Zio, è vero che il Furer vuole conquistare Leningrado... eliminando dalla faccia della terra i cittadini lasciandoli morire di fame ?"
Lo Zio Ufficiale: "Si però è tutta colpa dei russi... e dell'inutile resistenza"
Il giovane pilota: "E io che pensavo... che fossero loro i barbari"
Lo Zio Ufficiale: "Già..."
Il dialogo fanatico/pacifista si adatta poco alla figura degli ufficiali tedeschi, ma il non considerare "l'assedio" come una (antichissima) elementare tattica di guerra, mi fa sorridere pensando a quale tipo di accademia di taglio e cucido, deve aver pensato lo scrittore o lo sceneggiatore, dovevano frequentare gli ufficiali tedeschi per prendere i gradi...
Poi, nel prosieguo della stroria, si capirà che evidentemente doveva essere il personaggio di un pacifista convinto visto che si è suicidato in una azione kamikaze inutile e molto "scenografica" con l'aereo.
Sarei curioso di sapere se nella realtà storica di quei tempi un pacifista così "sensibile" avrebbe veramente potuto frequentare e concludere un accademia per ufficiali piloti del III° Reich, anche se raccomandato dallo zio generale... a me lascia perplesso.
Poi, la divisa dello zio non mi convince... non sono un esperto, ma mi risulta che abbia le spalline da Feldmaresciallo (almeno sul cappotto in automobile), ma in una scena sucessiva, all'interno di una stanza, si vedono le mostrine sul bavero da ufficiale [il classico II su sfondo nero] mentre i generali avevano un disegno evoluto dorato su sfondo rosso.
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Abitanti di leningrado affamati che stanno tagliando dei pezzi di carne da un cavallo a terra e chiaramente morto stremato dal freddo e, probabilmente anche, dalla fame... e una poliziotta che gli corre incontro gridando di fermarsi che quel cavallo è ancora vivo ? ! ?
Una scena grottesca, palesemente falsa e senza senso...
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Ad un certo punto della storia si vedono degli sciatori (che, se non sbaglio, avrebbero dovuto testare lo spessore del ghiaccio su un fiume/lago per verificarne l'eventuale agibilità per gli autoveicoli dei rifornimenti) alle prese con un veicolo mezzo dentro l'acqua, ma... mentre loro tirano una fune da un verso le ruote girano velocemente nell'altro, e si vede bene dagli schizzi che fanno, tutto in faccia ai "tiratori di fune". Demenziale.
Poi, una curiosità su quella stessa scena: sembrerebbe che il veicolo sia per la metà anteriore (con la cabina di guida e il motore) completamente dentro il lago/fiume, e fuori dell'acqua con il cassone e le ruote posteriori (quelle che sparano neve bagnata in faccia a quelli che tirano la fune)... ma se è come sembra, il motore dovrebbe essere completamente sommerso. Anche che fosse un diesel, che una volta acceso funziona anche senza impianto elettrico, ma l'aria dove la pesca ? Un lunghissimo Shnorkel, piegato all'indietro verso il cassone posteriore che "fortunatamente" è rimasto fuori dall'acqua ? ma che combinazione fortunata, non ho mai visto camion con questo accessorio.
Assurdo.
In conclusione
Parecchie assurdità e interpretazioni generalmente non molto convincenti.
Peccato, le ambientazioni sono belle e la storia in sè non è niente male, ma spesso grottescamente troppo scenografica e poco realistica per i miei gusti.
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