Regia di Aleksandr Buravsky vedi scheda film
Sono stato molto largo di maniche nel giudizio. Il peccato originale di questo film è la presunzione di raccontare l'assedio di Leningrado e resistenza della sua popolazione con il sacrificio (?) di una giornalista inglese. Frutto della propaganda occidentale, che vuole impadronirsi anche con il cinema (o tramite il cinema) della storia altrui interpretandone secondo i propri fini i drammatici e tragici ma anche gloriosi ed eroici eventi, non sfugge alla superficialità e alla presunzione di raccontare i fatti in maniera infantilmente commuovente e fintamente realistica. Sono stupefatto che a questa produzione abbia partecipato anche la Russia.
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