Regia di Stefano Benni, Umberto Angelucci vedi scheda film
Prodotto ambizioso e, purtroppo, di una vacuità agghiacciante. Si vaga fra frasi fatte e filosofia spicciola da bar, con frasi adulte messe in bocca a dei bambini e banalità adolescenziali stentoreamente proclamate dagli adulti. Film piatto e mediocre, scritto malissimo e girato persino peggio. Non è soltanto brutta la storia: lo è anche come viene girata e recitata. Occasione persa.
Tre generazioni a confronto in una città desolantemente postmoderna, fra fiaba e incubo infantile, fra fumetto e film d'azione hollywoodiano, fra surrealtà e fantasia.
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